Civici musei e gallerie di storia e arte. Museo archeologico

Civici musei e gallerie di storia e arte. Museo archeologico

Localizzazione
Udine (UD)
Castello di Udine
Denominazione
Civici musei e gallerie di storia e arte. Museo archeologico
Tipologia
archeologico
Sistema museale
Civici musei e gallerie di storia e arte

Il Museo Archeologico conserva una raccolta di oltre 100.000 pezzi tra ceramiche, vetri, metalli, gemme, ambre e manufatti in osso. Il nucleo originario delle collezioni museali consiste in lasciti e donazioni di privati, frutto del collezionismo e dell’attività di ricerca archeologica condotta tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento in Friuli da parte di numerosi nobili friulani, come di Toppo, de Brandis, di Prampero, Gropplero e Frangipane, e di molti illustri eruditi, quali Giulio Andrea Pirona, Alexander Wolf, Valentino Ostermann, Giovanni Marinelli e Carlo Someda de Marco. Nel corso del Novecento queste prime raccolte si sono arricchite di altri lasciti, nonché di reperti rinvenuti in occasione di scavi archeologici condotti a Udine – Colle del Castello, Piazza Venerio, vicolo Brenari, Chiesa di San Francesco – e nel territorio friulano – Pavia di Udine, Sevegliano, Lovaria e Attimis. Il materiale è esposto in cinque sale del pian terreno nell’ala est del Castello. Il percorso è introdotto dall'intervista virtuale con il conte Francesco di Toppo, le cui parole ripropongono il giorno dell’inaugurazione del Museo, avvenuta il 13 aprile 1866. L’esposizione si conclude con il Lapidario nel sottoportico del Castello, dove sono esposti epigrafi, monumenti e sculture di epoca romana e materiali frutto di ritrovamenti fortuiti o utilizzati come reimpieghi in vari edifici.

La schedatura dei beni del museo

Da sempre intensa è stata l’attività di catalogazione presso questa importante realtà museale. Le prime campagne risalgono infatti a metà degli anni Settanta, subito dopo l’istituzione del Centro regionale e sono proseguite alacremente nei decenni successivi, giungendo a produrre quasi 4000 schede RA – Reperti archeologici. All’interno di questo corpus così nutrito, a titolo esemplificativo delle principali modalità con cui i reperti sono pervenuti al Museo si presentano due progetti, che emergono per particolare rilevanza: le ceramiche della Magna Grecia e i reperti dagli scavi del Palazzo Savorgnan a Udine. Altre schede sono relative alle fibule antiche del Friuli, ai reperti del sito archeologico di Sevegliano nel Comune di Bagnaria Arsa e ai vetri antichi di Aquileia.

I manufatti in terracotta della Magna Grecia

Nel 2005 sono stati presi in considerazione gli oltre 400 oggetti in terracotta, provenienti dalle città della Magna Grecia – soprattutto da Taranto e da altri centri apuli – raccolti dal conte Augusto de Brandis tra la fine del XIX secolo e gli inizi del successivo, e pervenuti al Museo nel 1929 come lascito testamentario. La raccolta si configura come una delle più importanti del genere in Italia settentrionale per consistenza numerica, varietà e qualità dei reperti: sono presenti recipienti di varie classi e produzioni, statuette, antefisse, appliques, matrici, pesi da telaio, oscilla, lucerne, inquadrabili tra la fine del VII secolo a.C. e l’età ellenistica. La catalogazione ha costituito l’attività di studio preliminare per la redazione del catalogo "Ceramica e coroplastica dalla Magna Grecia nella collezione de Brandis" (Cataloghi e Monografie archeologiche dei Civici Musei di Udine, 8), M. Rubinich, Trieste, 2006.

Udine tra Medioevo e Rinascimento: gli scavi di Palazzo Savorgnan

Tra i reperti invece provenienti da scavi archeologici meritano di essere ricordati quelli emersi a Udine nel 1989 in Piazza Venerio, dove si trovava il duecentesco Palazzo Savorgnan. Gli scavi non solo hanno permesso di ripercorrere le fasi storico-architettoniche dell’edificio anteriori alla sua demolizione, avvenuta per volere della Serenissima nel 1549, ma anche di ricostruire la quotidianità di una dimora nobiliare tra Medioevo e Rinascimento, attraverso il recupero di suppellettili, monete, oggetti personali, utensili vari, alcuni dei quali emersi dall’adiacente area cimiteriale di San Francesco. I nuovi studi sono stati diffusi in una pubblicazione monografica, "Ceramiche rinascimentali a Udine e altri materiali dello scavo del Palazzo Savorgnan di Piazza Venerio", a cura di M. Buora e V. Tomadin, Roma, 1993, sulla base della quale sono state elaborate le schede informatiche per la quasi totalità dei reperti; tra questi spiccano, per qualità e numero degli esemplari, i contenitori in ceramica graffita e in maiolica, come anche - tra i rinvenimenti numismatici - alcune rare tessere metalliche e una bolla plumbea di papa Urbano IV (1261-1264).

BIBLIOGRAFIA

Piccinno V., Musei e Collezioni nella Provincia di Udine. Percorsi di Storia e Arte. Museums and Collections in the Udine Province. Itineraries of History and Art, Udine 2010

Come arrivare