Casa Cavazzini Museo d'arte moderna e contemporanea, artistico

Casa Cavazzini Museo d'arte moderna e contemporanea

Localizzazione
Udine (UD)
Casa Cavazzini
Denominazione
Casa Cavazzini Museo d'arte moderna e contemporanea
Tipologia
artistico
Sistema museale
Civici musei e gallerie di storia e arte

Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea ha sede nel palazzo che fu Casa Cavazzini, edificio nel centro storico della città, acquisito dal Comune per volontà testamentaria di Dante Cavazzini, commerciante milanese di stoffe e tessuti. Il complesso così come si presenta oggi è il risultato dell’accorpamento avvenuto nei secoli di una serie di proprietà nell’area tra via Savorgana e via Cavour, dove nel 1937 Cavazzini ha trasferito la propria residenza. La ristrutturazione del primo piano dello stabile fu affidata all’architetto udinese Ermes Midena, uno dei maggiori esponenti del razionalismo europeo, che progettò non solo gli spazi ma anche l’arredo. Parte dell’arredo originale e le tempere murali realizzate da Afro Basaldella nel 1938 fanno parte del percorso museale. L’adeguamento alla nuova funzione museale fu realizzato su progetto dell’architetto Gae Aulenti, che ha voluto valorizzare lasciandole a vista due aree rilevanti da punto di vista artistico e archeologico, emerse durante i lavori di restauro: una vasca-cisterna “alla veneziana” del XVI secolo e un deposito di vasellame protostorico della prima età del ferro. In alcune sale del primo piano sono inoltre venuti alla luce pregevoli affreschi dai soggetti profani, risalenti alla seconda metà del Trecento. Il percorso si snoda lungo le sale del primo e secondo piano dove sono esposte le opere selezionate da due delle più importanti raccolte del Museo, la collazione Maria Luisa e Sante Astaldi e la collazione FRIAM. La prima, donata al Comune nel 1982, si componeva di circa 200 opere raccolte tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento, all’interno della quale spiccano i nomi di artisti come Giorgio Morandi, Giorgio De Chirico, Gino Severini, Massimo Campigli, Scipione, Mario Mafai, Mario Sironi e di Arturo Martini. La seconda invece consiste nella collezione di opere d’arte americane donate dal comitato italo-statunitense Friul Art and Monuments, come atto di solidarietà verso la regione devastata dal sisma del 1976, con importanti testimonianze di pittura e scultura di arte americana tra la fine degli anni Trenta e Settanta del XX secolo, come Willem De Kooning, Roy Liechtenstein, Sol LeWitt, Donald Judd e Frank Stella. Al primo piano una sezione permanente è dedicata ai fratelli udinesi Dino Mirko e Afro Basaldella, mentre il piano terra è riservato all’allestimento di mostre temporanee.

La collezione Astaldi

La collaborazione tra il Museo d'arte moderna e contemporanea di Udine e l'IPAC per la catalogazione del suo patrimonio nel SIRPAC è stata avviata nel 2015 con lo studio di una collezione importante, quella donata dai coniugi Sante e Maria Luisia Astaldi nel 1983 al Comune di Udine. Si tratta di un nucleo particolarmente significativo che annovera opere di importanti maestri del Novecento italiano, quali Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Felice Carena, Gino Severini, Mario Sironi, Felice Casorati, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Virgilio Guidi, Giorgio Morandi, Arturo Martini, Fausto Pirandello, Renato Guttuso. Non mancano alcuni esempi di artisti stranieri, tra cui si citano opere grafiche di Braque, Picasso, Chagall, Foujita, dipinti di Raoul Dufy e Ben Nicholson. La schedatura delle opere ha comportato la loro analisi stilistica, tecnica e dello stato di conservazione, ma soprattutto la consultazione dei documenti d'archivio relativi alla donazione, conservati presso la Biblioteca d'Arte dei Civici Musei di Udine e delle schede inventariali del museo. Si è in seguito avviata la redazione di una bibliografia, quanto più possibile aggiornata sia sugli artisti che sulle opere della collezione. Sono state dunque compilate 167 schede approfondite su stampe, disegni, dipinti e sculture.

Le opere all'esterno del Teatro Palamostre

L’attività del Centro regionale si è rivolta alle opere poste all’esterno della precedente sede della Galleria d'Arte Moderna (prima del trasferimento a Casa Cavazzini), il Palamostre, edificio degli anni Sessanta progettato dall'architetto Gianni Avon: si tratta di alcune sculture che rientravano in un progetto di individuazione e schedatura di opere d’arte della seconda metà del Novecento presenti in spazi pubblici della città. Tale progetto, avviato nel 2005, aveva lo scopo, attraverso l’indagine dei diversi materiali e tecniche utilizzate nelle sculture e installazioni considerate, di sperimentare la scheda OAC - Opere d’arte contemporanea, predisposto dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione l’anno precedente.

BIBLIOGRAFIA

Piccinno V., Musei e Collezioni nella Provincia di Udine. Percorsi di Storia e Arte. Museums and Collections in the Udine Province. Itineraries of History and Art, Udine 2010

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