Archivio fotografico Soprintendenza ABAP - Ufficio di Udine

Archivio fotografico Soprintendenza ABAP - Ufficio di Udine

Localizzazione
Udine (UD)
Palazzo Clabassi
Denominazione
Archivio fotografico Soprintendenza ABAP - Ufficio di Udine
Tipologia
fotografico

All'interno dell'Archivio Fotografico della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, nel sul ufficio staccato di Udine, è conservato un nucleo storico denominato "Fondo Venezia". Si tratta di un insieme di immagini proveniente dalla prima Soprintendenza ai Monumenti di Venezia istituita con R.D. nel 1907, già Ufficio Regionale per la conservazione ai monumenti del Veneto. Il fondo si compone di 1125 negativi, dei quali 30 non hanno il loro corrispondente positivo e di 1112 positivi, di cui solo 11 non hanno il rispettivo negativo. Esso è stato consegnato dapprima alla Soprintendenza di Trieste – lo conferma l'esistenza di un certo numero di copie eseguite dall'ufficio giuliano – ed in seguito all'ufficio di Udine. La mancanza del reperimento dei documenti ha permesso di formulare, sulla base di considerazioni storiche ed istituzionali, delle ipotesi di datazioni di questo duplice passaggio, che sono il 1967 per la consegna a Trieste ed il 1976 per quella a Udine.

La catalogazione

Il progetto di catalogazione svolto nel 2006-2007 con il coordinamento scientifico di Paolo Casadio, emerito storico dell’arte dell’importante Istituto, è stato svolto in seguito alla tesi di laurea Le fotografie del Friuli nell’Archivio fotografico della Soprintendenza ai Monumenti di Venezia già Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti del Veneto (1903-1923), Università di Udine, Facoltà di Lettere e Filosofia, anno 2003, relatore Antonio Giusa, dalla stessa tesista che ha potuto completare nella sua interezza lo studio, mettendo a disposizione i risultati della propria ricerca nell’attività catalografica. Le immagini che costituiscono il Fondo Venezia differiscono dalle fototeche delle odierne Soprintendenze, dove le fotografie sono quasi ad esclusivo corredo dei lavori di restauro, dei quali registrano puntualmente le varie fasi. Esse infatti raccontano oltre agli interventi eseguiti anche le operazioni di vincolo e tutela, i progetti elaborati per la costruzioni di nuove chiese, i ritrovamenti di affreschi, ma soprattutto hanno la funzione di documentare il patrimonio artistico della provincia di Udine, presentandosi come il suo corrispettivo visivo. Proprio una lettura cronologica del fondo permette di evidenziare come il concetto di bene culturale vada ampliandosi nel corso del tempo, andando ad includere non solo i monumenti e gli oggetti d'arte, ma anche le bellezze naturali, esempi di architettura rurale e quelli che oggi si definiscono beni etnoantropologici. Il fondo compre un arco temporale molto lungo che va dal 1903, anno della prima foto eseguita in Friuli al 1967, anno dell'ultima immagine consegnata. All'interno di questo periodo si possono individuare degli anni più produttivi, connessi a particolari campagne catalografiche, come quella del 1923 volta a individuare il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico della Carnia, regione storico geografica a nord ovest del Friuli o quella del 1924 relativa alle bellezze naturali. Le immagini sono state eseguite nella maggior parte dal Gabinetto fotografico della Soprintendenza veneta, gestito dal fotografo d'ufficio Giovanni Caprioli (1878-1962), un centinaio sono state realizzate dallo stesso Soprintendente, l'architetto Massimiliano Ongaro (1858-1924), 62 sono opera del fotografo sandanielese Ernesto Battigelli (1882-1947), 9 di Giacinto Mio (1883-notizie fino al 1960), fotografo di San Vito al Tagliamento, 6 dal fotografo padovano Pietro Fiorentini (1873-1945) ed infine 3 dal fotografo di Venezia Tomaso Filippi (1852-1948). Le schede F risultano particolarmente dettagliate nella descrizione del soggetto, nel luogo e data della ripresa e soprattutto nella definizione dell’occasione dello scatto che esplicita il tipo di documentazione prodotta. Le schede inoltre mettono in relazione positivi e negativi, mediante il campo RO – Rapporto e soprattutto collegano la scheda fotografia con la scheda del bene catalogato, mediante il campo RV – Relazioni. Nel caso dei positivi poi le immagini allegate sono duplici, proponendo sia la visione della fotografia nel contesto del montaggio archivistico con supporto su cartoncino con iscrizione, sia il particolare della singola foto.

BIBLIOGRAFIA

Archivi Fotografici Soprintendenze, Gli archivi fotografici delle Soprintendenze. Tutela e storia. Territori veneti e limitrofi, Vicenza 2010

Bertaglia E., Le Fotografie del Friuli nell'Archivio Fotografico della Soprintendenza ai Monumenti di Venezia, già Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti del Veneto (1903-1923), Università degli Studi di Udine 2003-2004

Come arrivare