Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
Le collezioni del Museo dello Stella, già ospitate nella casa del Marinaretto, nella frazione di Piancada, sono in fase di riordino. Si tratta di materiali archeologici provenienti nella quasi totalità dagli scavi di un vicino villaggio neolitico, indagato stratigraficamente a partire dal 1992. Le strutture emerse, in particolare pozzetti-silos, canalette, buche di palo e una sepoltura di fanciulla, riferiscono di una occupazione del territorio da parte dei primi proto-agricoltori, stanziatisi nella zona circa settemila anni or sono. Abbondantissimo è anche il materiale siliceo di scarto, che documenta l’attività di officine locali impegnate nella lavorazione della selce, proveniente dal Veneto orientale in forma di blocchi grezzi. Da questo materiale si ricavavano lame ed altri strumenti che venivano poi “esportati” in altre zone del sito o forse nei villaggi vicini.
Il Centro regionale ha svolto l’attività di schedatura del materiale archeologico nel 1998, a pochi anni dal suo ritrovamento. Le 275 schede RA – Reperto archeologico riportano in modo organico le informazioni sull’oggetto, sulla sua datazione, sulla materia e la tecnica di esecuzione, sulle sue dimensioni, sull’ambito culturale e i dati dello scavo, come l’Ente responsabile e le specifiche di reperimento. Diversamente da altre schede, l’immagine allegata non è una fotografia, ma il disegno del reperto. Nella banca dati SIRPAC inoltre è possibile consultare le schede SI – Sito archeologico del comune, realizzate nell’ambio di un lavoro di ricognizione, condotto negli anni Novanta del Novecento dall’Università di Trieste, sul territorio della bassa pianura friulana situato tra la SS14 e la via Postumia. L’indagine ha consentito il censimento di ben 256 presenze antiche, distribuite nel territorio di 18 comuni della provincia di Udine. Le schede così prodotte consentono di far emergere in modo chiaro e dettagliato non solo l’attività di scavo condotto nel sito, ma propongono una descrizione e interpretazioni esaustive dello stesso. In questo modo schede RA e SI si integrano e completano a vicenda, offrendo un’immagine dettagliata del contesto evolutivo.
Bini G., Palazzolo romana. Il piccolo Museo di Palazzolo, in Tisana. 55n congres. 17 setembar 1978, Udine 1978