Situato nell’edificio della ex latteria di Attimis, il Museo si propone di conservare e valorizzare testimonianze culturali e materiali relative ai nove castelli sorti lungo la via pedemontana da Cividale al Norico: Attimis superiore e Attimis inferiore, Partistagno, Cucagna, Zucco, Soffumbergo, Cergneu, della Motta, Zuccola. Il percorso espositivo, corredato da laboratori didattici, ripercorre la storia di questi centri fortificati dello stato feudale del Patriarcato di Aquileia dal X al XV secolo. Attraverso la ricostruzione di ambienti e l’esposizione di reperti originali dell’epoca, come suppellettili di uso comune, attrezzi agricoli, utensili per attività artigianali, oggetti di abbigliamento e di toeletta, ecc., sono illustrati i temi della vita quotidiana e delle attività produttive che si svolgevano all’interno dei castelli.
Il Centro regionale ha avviato la catalogazione di questa interessante raccolta fin dalla metà degli anni Ottanta del secolo scorso, producendo le prime duecento schede, alle quali si sono aggiunte le circa quattrocento inserite nel biennio 2013-2014. Le schede riportano in modo organico le informazioni sull’oggetto, sulla sua datazione, sulla materia e la tecnica di esecuzione, sulle sue dimensioni, sull’ambito culturale e su eventuali restauri, e offrono una descrizione dettagliata dell’aspetto fisco dell’oggetto, contribuendo alle sua comprensione. Le schede più recenti inoltre laddove presente e aggiornata, mettono in relazione l’oggetto con il sito archeologico di rinvenimento, scheda SI – Sito archeologico o A – Architettura, mediante la sezione relazioni dirette. In questo modo oggetto e sito dialogano in modo univoco, fornendo indicazioni sull’evoluzione storica del contesto. Di particolare interesse per l’originalità dei manufatti è la collezione di armi e armamenti difensivi dei secc. XIII-XIV, come anche la sezione dedicata alla ceramica, dove spiccano le più antiche e rare produzioni di ceramica rivestita medievale, quale il tipo "spirale-cerchio", della metà del XIII secolo, o la graffita arcaica trecentesca tipo "San Bartolo". Tra gli oggetti devozionali si distinguono un’antica Maestà lignea da Partistagno, opera di artista d’oltralpe della metà del Duecento, e una Madonnina con Bambino intagliata in osso da Soffumbergo, risalente all’ultimo quarto del secolo.
Museo archeologico, Museo archeologico medievale di Attimis e i castelli del territorio, Basaldella di Campoformido (UD) 2000