Il lapidario dell’abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis, fondata da nobili longobardi verso la metà dell’VIII secolo, raccoglie materiali provenienti dai restauri e dagli scavi condotti a più riprese nel complesso monastico durante la seconda metà del Novecento. L’esposizione ruota principalmente intorno a un nucleo di elementi scultorei altomedievali – tra i più consistenti della regione – ascrivibili agli arredi liturgici dell’antico edificio abbaziale e a quelli di una piccola aula di culto triabsidata, rinvenuta a sud della chiesa attuale. Si riconoscono frammenti lapidei appartenenti a un ciborio, a vari elementi di una recinzione presbiteriale (pergula, plutei, architrave e colonnine) e forse anche a un ambone; una serie di capitelli potrebbe spettare alla fase originaria della chiesa abbaziale. Sulla base di uno studio analitico è stato possibile individuare due gruppi principali di manufatti. Il primo, coevo alla fondazione del monastero e attribuito a botteghe gravitanti intorno alla corte cividalese, è riconoscibile per l’alto livello artistico e per l’uso di marmi pregiati. Il secondo fu realizzato tra la fine dell’VIII e gli inizi del IX secolo da probabili maestranze locali, utilizzando la pietra calcarea del vicino Cansiglio. Altri reperti documentano la storia del sito dall’età romana ai giorni nostri.
L'allora Centro regionale ha catalogato i reperti del lapidario nei primissimi anni di attività, provvedendo alla redazione di oltre duecento schede cartacee, trasferite in anni più recenti su supporto elettronico. Le schede sono state quindi aggiornate nel corso degli anni duemila e oggi offrono una descrizione sintetica dell’oggetto, in particolare per quel che concerne il tipo di reperto e la tipologia, la datazione e la descrizione dell’aspetto fisico e decorativo.
Frammenti scultorei, I frammenti scultorei altomedievali dell'Abbazia di Sesto al Reghena. Studio e conservazione, Cusano di Zoppola 2004
Lambert C., L'arredo scultoreo altomedievaledell'abbazia di Sesto al Reghena, in L'abbazia di Santa Maria di Sesto fra archeologia e storia, Fiume Veneto (PN) 1999
Cantino Wataghin G., Monasterium...in loco qui vocatur Sexto. L'archeologia per la storia dell'abbazia di Santa Maria di Sesto., in L'abbazia di Santa Maria di Sesto fra archeologia e storia, Fiume Veneto (PN) 1999
Sesto Reghena, Sesto al Reghena. Quaderni del Centro Regionale di Catalogazione dei Beni Culturali, 2., Feletto Umberto (UD) 1991
Gerometta T., L'abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis in Sesto al Reghena. Guida storico-artistica, s.l. 1964