Una stanza dove sono raccolte voci, una libreria parlante che restituisce le testimonianze di storie di vita e di lavoro, narrazioni popolari (fiabe, leggende, proverbi), saperi terapeutici e sulla natura, tradizioni legate al ciclo dell’anno: questo è l’Archivio Etnotesti. Nato alla fine degli anni Novanta grazie all’impegno di Gian Paolo Gri e di numerosi raccoglitori che a partire dagli anni Settanta hanno registrato testimonianze sui più diversi aspetti della storia sociale e delle tradizioni sul territorio, l’Archivio costituisce un unicum in Regione.
L’Archivio, ospitato dal Centro Internazionale sul Plurilinguismo dell’Università di Udine, ha ripreso le attività nel 2019 ed attualmente comprende 1570 ore di registrazioni audio digitalizzate. ‘Etnotesto’, richiamando la definizione presente nel Glossario dell’Atlante Linguistico ed Etnografico del Piemonte Occidentale, si riferisce a un “testo orale che rappresenta la libera espressione di un settore o di un frammento della cultura di una comunità linguistica attraverso ricordi personali, testimonianze di usi, tradizioni, credenze, descrizione di oggetti e del loro funzionamento, ma anche indovinelli, filastrocche, leggende e storie”.
La ‘Stanza delle voci’ è anche una collana open access della Forum Editrice, nella quale alcune testimonianze presenti in Archivio hanno dato vita a pubblicazioni scientifiche dalla veste innovativa, che fondono vive voci e testi scritti.
I percorsi qui presenti – preghiere popolari, storie di guerra, storie di lavoro, narrativa -comprendono materiali audio sinora inediti e consentono di avere una prima panoramica di quanto contenuto nell’Archivio.
Il progetto di catalogazione e aggiornamento dell’Archivio Etnotesti è stato promosso nel 2019 e realizzato con un assegno di Ricerca nei settori umanistici e delle scienze sociali, presso l’Università degli Studi di Udine, Legge Regionale 34/2015 art. 5 c. 29-34, e in collaborazione con ERPAC Friuli Venezia Giulia.