La collezione etnografica della SOMSI – Società Operaia di Mutuo Soccorso e Istruzione di Lestans è nata simbolicamente l’8 maggio 1998, giorno in cui l’assemblea dei soci integrò lo statuto dell’associazione con una significativa aggiunta: “…la Società Operaia esercita inoltre la sua attività di volontariato per il reperimento, il restauro, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali del paese…”. Da allora, grazie a numerose donazioni, la collezione si è arricchita di oggetti di varie tipologie e funzioni, tanto da permettere un allestimento espositivo di grande interesse, proprio per la sua varietà e completezza. Il lavoro è il tema che ha determinato l’organizzazione dell’esposizione museale suddivisa in diverse sezioni. Tra queste, assieme alle attività tipiche di tutte le comunità contadine (mugnaio, sarto, casaro, norcino…) sono presenti alcune sezioni riguardanti lavori peculiari della zona, come quello di terrazziere e di mosaicista.
Tra il 2010 e il 2012 è stata avviata una campagna di inventariazione e di schedatura che ha riguardato oggetti e strumenti legati alla cucina e alle attività svolte dalle donne in ambito domestico. Si possono ora consultare oltre 300 schede BDM – Beni Demoetnoantropologici che, oltre a fornire una descrizione accurata degli oggetti e del loro uso, riportano la denominazione del bene nella variante di friulano parlata a Lestans. Interessante è la raccolta di pentole e paioli di diversi materiali, quali bronzo, rame e ghisa, terracotta e alluminio, che testimonia in modo esauriente l’evoluzione nella produzione di questi oggetti, che tra la fine dell’Ottocento e la metà del secolo scorso diviene da artigianale a industriale.
Piccinno V., Musei e Collezioni nella Provincia di Pordenone. Museums and Collections in the Pordenone Province, Pordenone 2012
Museo Lestans, Il museo di Lestans, in Sot la Nape, Udine 2006, a.58,n.1-2,gennaio-aprile