Il museo archeologico della laguna, istituito nel 2007 presso il Centro Civico di Marano, rappresenta l’esito di un’opera pluridecennale di raccolta di oggetti antichi, frutto di recuperi occasionali e di esplorazioni subacquee in diverse località delle lagune di Marano e di Grado, della retrostante fascia costiera e nell’alveo del fiume Stella, per un numero di oltre cinquecento manufatti. Attraverso l'età neolitica, l’età del bronzo, l’epoca romana, fino al Medioevo e al Rinascimento, i reperti ripercorrono le tappe più importanti dello sviluppo insediativo e delle trasformazioni paesaggistiche della fascia perilagunare. Le sezioni principali riguardano l’età romana e quella bassomedievale e rinascimentale, due periodi fondamentali nello sviluppo del comprensorio maranese, che nell'antichità rivestì una notevole importanza strategica ed economica per la sua collocazione tra mare e terra.
Il Centro regionale ha avviato la catalogazione del patrimonio del Museo a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta del secolo scorso, quando furono redatte la prime schede RA – Reperti archeologici su una selezione di oggetti, alle quale si sono aggiunte altre numerose schede prodotte nel 2014, momento in cui sono state aggiornate anche le precedenti. Attualmente nella banca dati SIRPAC sono consultabili una quindicina di schede NU – Numismatica e quasi cinquecento schede RA. Le prime riguardano monete del periodo dell’Impero Romano, II-IV secolo d.C., ad eccezione di due monete del periodo repubblicano. Le schede RA invece descrivono principalmente testimonianze della vita quotidiana, come anfore, ceramica da mensa e da cucina, vasellame in vetro, utensili in metallo e pipe. Le schede riportano in modo organico le informazioni sull’oggetto, sulla sua datazione, sulla materia e la tecnica di esecuzione, sulle sue dimensioni, sull’ambito culturale e su eventuali restauri. Nella sezione relazioni dirette esse inoltre rimandano alle schede SI – Sito archeologico, fornendo indicazioni dettagliate sulle sedi di rinvenimento e il luogo di localizzazione. Grazie ad un lavoro di ricognizione condotto negli anni Novanta del Novecento dall’Università degli Studi di Trieste sul territorio della bassa pianura friulana situato tra la SS14 e la via Postumia è stato possibile censire ben 256 presenze antiche, distribuite nel territorio di 18 comuni della provincia di Udine, documentate nelle schede SI – Sito archeologico. Le schede così prodotte consentono di far emergere in modo chiaro e dettagliato non solo l’attività di scavo condotta nel sito, ma propongono una descrizione e interpretazioni esaustive dello stesso. Schede RA e SI si integrano e completano a vicenda, offrendo un’immagine molto accurata del contesto evolutivo.
Piccinno V., Musei e Collezioni nella Provincia di Udine. Percorsi di Storia e Arte. Museums and Collections in the Udine Province. Itineraries of History and Art, Udine 2010