decorazione musiva, Vecchiet Franco, Friul Mosaic S.r.l.

mosaico pavimentale di forma circolare rialzato dalla superficie stradale, composto da due cerchi concentrici di cui il circolo esterno è costituto da tozzetti di marmo che dividono il mosaico in fasce alternate e parallele alla linea di confine, interrotte da inserti in acciaio che riportano i frammenti dei numeri del cippo confinario preesistente, sostituito dalla piastra centrale. Il circolo centrale è formato da acciottolato e racchiude la piastra d'acciaio con le indicazione degli Stati , i numeri del cippo e gli estremi cronologici della storia del confine.

Al bando di concorso Interreg, del dicembre 2003, hanno partecipato otto artisti italiani e otto artisti sloveni, Vecchiet vinse con un'opera musiva da collocarsi al centro del piazzale esattamente sulla linea di confine tra i due Stati e con il centro sul cippo preesistente. L'artista ha voluto simboleggiare la rottura del confine facendo esplodere il cippo e trasportandone i numeri frammentati sulla superficie musiva. Ognuno degli stati confinanti ha eseguito la propria metà dei lavori di sistemazione del piazzale. I lavori sono iniziati nei primi di febbraio 2004 e terminati nell'aprile dello stesso anno. L'inaugurazione è avvenuta il primo maggio 2004. L'iter per la realizzazione dell'opera è stato ricostruito grazie alle informazioni fornite dall'architetto L. Puntin responsabile al comune di Gorizia del progetto per la ristrutturazione del Piazzale della Transalpina e l'ingegnere C. Amirante per il mosaico.