scultura, Figar Paolo

Figura di uomo con una lunga e folta barba nera ed un copricapo a forma di tronco di cono roveciato. La veste che copre i piedi, presenta parallele incisioni ondulate e vi compaiono la coda e la testa di un pesce argenteo. La figura si erge su un piedistallo circolare con scanalature orizzontali. Tra barba e cappello si scorge il viso dagli occhi tondeggianti e il naso appuntito. Un braccio si piega, passando sotto la barba, con la mano che regge un pesce, mentre l'altro scende lungo il fianco e si nasconde sotto la veste giallognola.

Lo scultore personifica il fiume Natisone e lo immagina come una figura matura, dalla lunga barba nera e dal corpo fluttuante. I pesci evidenti per il loro color argento evocano la natura acquatica dell'uomo. Figar interviene con diverse cromie per definire il soggetto e ad esse accompagna una diversa resa delle superfici: lisce, sbozzate, incise e scanalate. La forma schematica e semplice della figura è percosa dai chiaroscuri ottenuti dal lavorio dello scalpello. La divinità fluviale si sviluppa in tutta l'altezza del tronco assegnato e presenta alcune qualità riscontrabili nell'opera plastica di Figar che ha come soggetto principale la figura umana. L'imponente copricapo del Natisone è caratteristica dell'"Architetto Astronomo" personaggio elaborato alla fine degli anni Novanta che racchiude in sè un valore di atavica saggezza. Anche la lunga barba secondo l'iconografia classica è simbolo di sapienza.Comune nella sua produzione è poi la descrizione del volto con gli occhi sbarrati.