Tra elementi filiformi dall'andamento ondulato che simboleggiano i quattro fiumi, si individua la figura umana, stilizzata e di un tono più chiaro rispetto al resto del opera, che fuoriesce e si avvolge in una spirale aderendo alla struttura cilindrica dell'impianto.
Lo scultore individua nello scorrere delle acque la qualità peculiare dei fiumi, soggetto su cui si incentra il III simposio. Il movimento è per Plangger espressione di vitalità e gioia, perciò realizza delle forme che si allungano, si intersecano, si avvolgono a rappresentare i molteplici percorsi della corrente. Tra essi si inserisce la figura di un nuotatore che si immerge nel fiume e da esso è trasportato verso il fondo, annullando quasi la sua forma. Il tuffatore nel suo movimento sinuoso manifesta la gioia dell'uomo nell'esprimere con lo sport la forza e le capacità del suo essere. La figura è assimilata alle fasce della corrente in uno stesso volume arrotolandosi in una spirale che scende verso il basso. Essa è specchio del piacere del corpo libero trasportato dall'acqua. Questa volontà di integrazione tra i due soggetti è evidente anche nella lavorazione delle superfici che è la medesima e varia solo nel tono della superficie.