Nel suo viaggio immaginario, una bolla sorvola un paesaggio montano che si trasforma in collina e pianura fino ad arrivare alla spiaggia del mare, soggetto del bozzetto dal titolo "Corsa" (vedi scheda OAC 223). Elementi architettonici ed elementi naturali si fondono e si riflettono sulla bolla.
Il richiamo all'artista Mauritius Cornelius Escher è particolarmente evidente nella bolla; l'artista in alcune sue opere usa l'immagine della sfera che grazie alle sue proprietà geometriche e alla prospettiva di sottinsù, trasforma la realtà, come si vede nella litografia "Mano con sfera riflettente" del 1935. Nel bozzetto, la bolla funge da specchio del paesaggio che si riflette su di esso, e ne conferisce una visione deformata. La bolla compie un viaggio, rappresentato in sequenza nei vari bozzetti, partendo dal cielo fino ad arrivare alle profondità marine. Lo scopo è quello di riuscire ad avere una visione modificata della realtà e una fusione di elementi architettonici con elementi naturali, quest'ultima riconoscibile soprattutto nei successivi bozzetti. Il bozzetto è stato ideato da Federica Melchior, studentessa della 5^G.
Bucco G., Il Sello colora l'ospedale, in La Vita Cattolica, Udine 2007, 9 giugno
Arte Sello, L'arte del Sello approda in ospedale, in Messaggero Veneto, Udine 2007, 31 maggio
Casarsa L., I colori del Sello per rallegrare l'ospedale, in Messaggero Veneto, Udine 2006, 19 dicembre