Opera realizzata con la tecnica istochimica con tonalità blu
L’arte di Carlo Patrone attua il superamento della pittura come pratica tradizionale di stesura del colore su di un supporto. Non si interviene sulla superficie coprendola, bensì trasformandola. L’artista utilizza diversi tipi di carta e cartone, che vengono trattati con sostanze ossidanti, come permanganato di potassio e sodio iposolfito, che hanno l’effetto di ammorbidirli e, tramite l’effetto di acidi, di portare alla vista la struttura intrinseca del materiale cartaceo. Il colore non è dato per sovrapposizione, ma si rivela insieme a questa sorta di trama irregolare formata da lignina e cellulosa. L’effetto che emerge è chiamato dall’artista “istocromia”. (continua in Annotazioni)