Un cavallo bianco è preceduto da due figure molto frammentarie identificabili con uno scudiero e un re; del primo si scorge parte della corta veste stretta in vita dalla cintola; del secondo le punte della corona tempestata di gemme, la bordura dello scollo e, nella parte inferiore, un lembo dell'abito rosso con fiori puntinati di bianco.
Il lacerto, recuperato dopo le scosse sismiche del settembre 1979, è quanto rimane di un affresco messo in luce prima del terremoto. Il grafismo di contorno, la cura nella resa dei particolari, che si può cogliere nella corona e nelle vesti, rimandano alla tradizione trecentesca (cfr. l'Adorazione dei Magi della volta del Tempietto longobardo e della tavola conservata presso il Museo archeologico di Cividale).
Merluzzi F., Pittura, in Il duomo di Santa Maria Assunta di Gemona, Gemona del Friuli (UD) 1987
Zaccheddu M.P./ Piccini R., Gemona. Duomo, in La conservazione dei beni storico-artistici dopo il terremoto del Friuli (1976-1981). Catalogo dei restauri eseguiti dalla Soprintendenza, Trieste 1983, Relazioni 3