altare maggiore, Baratta Pietro, XVIII

Altare in marmo, alzato su tre gradini e affiancato da due pilastri sui quali poggiano le due statue di San Giovanni Battista e di San Pietro che affiancano quella centrale della Vergine, a mani giunte e con lo sguardo rivolto verso l'alto. I pilastri sono arricchiti da rilievi raffiguranti angioletti musicanti, mentre il paliotto accoglie quello della Madonna della Misericordia che protegge i confratelli sotto il manto. Sul retro sono presenti altri due rilievi raffiguranti la Natività di Gesù e la Circoncisione. In origine ai lati del rilievo del paliotto erano collocati due angioletti in altorilievo.

Secondo Semenzato e Rizzi l'altare potrebbe essere una prima testimonianza della presenza di Baratta e Torretti in Friuli. Goi (1980, pp. 99-104) assegna a Pietro Baratta le tre statue dell'alzata, compresa quella della Vergine già attribuita a Giuseppe Torretti, e i due rilievi collocati sul retro. Attesta, inoltre, che i due putti che affiancavano il rilievo del paliotto, trafugati nel corso della Prima Guerra Mondiale (1918), sono pervenuti al Museo delle Arti Industriali di L'Aia. Più recentemente lo stesso studioso (Goi 2005, pp. 236-240) ha avanzato il nome di Giovanni Bonazza per i rilievi dei pilastri e del paliotto. L'autografia delle varie parti dell'altare proposta da Goi è accolta da Pastres (2006, pp. 22-24).