cartiglio in mano a David: Servite domino in timore : et exultate ei cum tremore. Apprehe(n)dite disciplina : ne quando irascatur d(omin)n(u)s : Et pereatis de via justa. David Psal. ij.
Nella parte superiore della parete dell'arco trionfale sono affrescate le monumentali figure del profeta Daniele e di San Paolo, al di sopra delle quali corre un fregio a grottesche intervallate da medaglioni figurati a monocromo, mentre altre grottesche con uccelli fantastici, pesci e girali vegetali su fondo dorato occupano gli spazi lasciati liberi dalle figure. David, vestito alla turca, con turbante sul capo, con la destra mostra il cielo e nella sinistra tiene un cartiglio su cui è riportato un passo dei salmi. San Paolo è ritratto in atteggiamento pensoso, con una mano appoggiata sul mento e l'altra sulla spada.
Derivate certamente dal Pordenone per tipo e carattere, queste due figure, nonostante le gigantesche proporzioni, mantengono naturale il modo di atteggiarsi. Cavalcaselle (1973, pp. 109-110) nota a proposito di questi affreschi che "il colorito è caldo ma un po' basso di tono [...] e le ombre in generale mancano di trasparenza", e aggiunge, "nel carattere delle figure e nell'esecuzione vediamo una tal quale fisionomia che ci fa ritornare alla memoria quella che vedesi nelle opere di A. Schiavoni, seguace di Tiziano". Per altre notizie e per la bibliografia aggiornata si veda la scheda OA 3988.
Cavalcaselle G.B., Le vite e le opere dei pittori friulani dai primi tempi fino alla fine del secolo XVI, in La pittura friulana del Rinascimento, Vicenza 1973[1876]
Querini V., Pomponio Amalteo nel 450° anniversario della sua nascita, in Il Noncello, Pordenone 1955, n. 4
Zotti R., Pomponio Amalteo, pittore del XVI secolo. Sua vita. Sue opere e suoi tempi, Udine 1905
De Renaldis G., Della pittura friulana. Saggio storico, Udine 1798