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in basso a destra: G. Craglietto/ 1928
In primo piano il re Vittorio Emanuele III e il principe Umberto sono ritratti in divisa. Il volto del re è nascosto da quello del principe, questi a capo scoperto nell'atto di chinarsi a stringere la mano del padre. Sullo sfondo cupo di alberi frondosi, uno squarcio rosso indica l'orizzonte di un tramonto in lontananza.
Di origine istriana, Giovanni Craglietto frequentò la Scuola per Capi d’Arte a Trieste come allievo di Eugenio Scomparini, e poi a Vienna alla Kunstgewerbeschule dove venne a conoscenza dell’opera di Oskar Kokoschka. Sin dagli inizi, la sua pittura mostra una certa personalità creativa permeata da influssi simbolisti appresi negli ambienti della Kunstgewerbeschule di Vienna e dalle suggestioni espressioniste che cominciavano a manifestarsi nella capitale asburgica. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Craglietto fu inviato sul fronte orientale e pertanto interruppe la sua produzione pittorica. In questo periodo si dedicò a creare alcuni pregevoli disegni a matita che, in chiave antieroica, documentarono la vita di trincea. Terminata la guerra, nel 1920 ottenne presso l’Accademia di Belle arti di Venezia l’abilitazione all’insegnamento del disegno nelle scuole medie e nello stesso anno si trasferì a Gorizia dove insegnò al locale Istituto Tecnico. Durante il periodo goriziano, nonostante il suo carattere riservato, entrò in contatto con l’ambiente culturale locale e cominciò la sua attività espositiva. Da questo momento iniziò una ricerca pittorica in chiave introspettiva, producendo opere in cui i soggetti prediletti sono ristretti ad una realtà interiore fatta di ambienti a lui famigliari, come il suo studio e la sua camera da letto, e soprattutto autoritratti. Opere di questi anni riflettono anche il suo profondo amore per la musica, basti citare “Il concerto” del 1926 frutto di una serie di disegni e studi preparatori, e dipinti che mettono in luce i ricordi d’infanzia vissuti in Istria a volte velati da una percezione intimista della difficile condizione umana. Assidua fu la sua presenza alle mostre del Sindacato durante gli anni ’30 il che ha portato ad una larga produzione artistica fatta sia di opere originali di carattere introspettivo, sia di dipinti più adeguati al pubblico e alla critica rispettando i canoni di un comune “ritorno all’ordine”. Comunque, nonostante abbia assecondato le richieste espressive del tempo, Craglietto ha approdato ad uno stile personalissimo della poetica novecentista come si evince nell’opera “Il coro” del 1931, conservato anch’esso nelle collezioni goriziane crf. OA 56275 in cui si può parlare di “verismo magico” (Delneri A., Giovanni Craglietto: tracce di un’autobiografia pittorica degli anni goriziani, in: Giovanni Craglietto (1889-1975). Disegni e dipinti, Monfalcone, 2000, p. 7). A causa di tensioni con il regime politico locale e nazionale, Craglietto lasciò Gorizia nel 1937 per recarsi a Verona dove agli inizi fece molta fatica ad entrare a far parte dell’ambiente figurativo locale. Solo i contatti con Trieste gli permisero di continuare la sua attività espositiva con delle collettive e una grande mostra personale che si tenne nel 1949. Le opere di questo periodo sono rese con maggior equilibrio formale e compositivo a dimostrazione forse di una raggiunta serenità interiore. Anche a Verona dal 1950 in poi iniziarono dimostrazioni di apprezzamento verso la sua arte, mentre continuarono i rapporti espositivi con Gorizia e Trieste. Proprio nel capoluogo giuliano, Craglietto si spense nel 1975. L'opera, che rappresenta l'incontro tra S. M. il re Vittorio Emanuele III e il principe Umberto dopo l'attentato di Milano, rielaborazione di una fotografia, fu realizzata da Craglietto nel 1929 e presentata alla II Mostra Goriziana di Belle Arti di quell’anno. Il dipinto è reso con un colore corposo e deciso e risente di una certa vena espressionista nella pennellata vigorosa e nelle accensioni cromatiche.
Pinacoteca Musei, Repertorio di ulteriori opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007
Giovanni Craglietto, Giovanni Craglietto (1889 - 1975). Disegni e dipinti, Monfalcone (GO) 2000
Cossar R.M., Storia dell'arte e dell'artigianato in Gorizia, Pordenone 1948
Catalogo Esposizione, Catalogo della II Esposizione Goriziana di Belle Arti, Gorizia 1929