Sant'Ilario e san Taziano patroni di Gorizia, dipinto

Oggetto
dipinto
Soggetto
sant'Ilario e san Taziano
Autore
Paroli Antonio (1688/ 1768)
Cronologia
1752 ca.
Misure
cm - altezza 75, larghezza 96.5
Codice scheda
OA_8405
Collocazione
Gorizia (GO)
Musei Provinciali di Borgo Castello
Musei Provinciali. Museo della moda e delle arti applicate

A sinistra è raffigurato Sant'Ilario con veste grigia e manto giallo oro. Con la mano destra sorregge il pastorale e la palma del martirio e la mano sinistra poggia sul modellino del castello di Gorizia, posto al centro della composizione e sorretto da due putti alati. A destra è raffigurato San Taziano con veste bianca e tunica rossa. Con la mano sinistra tiene la palma del martirio e la mano destra poggia sul modellino del castello. Ai lati, in primo piano, sono dipinti altri due putti: quello di sinistra tiene tra le braccia un libro e una spada ed è coperto da un manto rosa; quello a destra sorregge una spada ed è coperto da un manto azzurro. In alto, al centro, stagliato sullo sfondo del cielo, campeggia lo stemma della città di Gorizia.

Il vescovo Ilario ed il diacono Taziano, martiri aquileiesi della fine del III secolo, divennero in epoca medioevale patroni della parrocchiale di Gorizia, poi cattedrale metropolitana; in seguito i santi divennero anche i protettori della città. Raffigurati con la palma del martirio ed affiancati da due angioletti reggenti la spada, i santi patroni stendono la mano protettiva sul modelletto del Castello di Gorizia sorretto da putti e posto sotto lo scudo con lo stemma della Contea. La deliziosa ingenuità della rappresentazione, ispirata ai modelli della devozione popolare, rende particolarmente piacevole questo dipinto, interessante anche per la realistica iconografia del Castello. L’esecuzione della tela va probabilmente messa in relazione con l’istituzione dell’arcidiocesi di Gorizia eretta con un motuproprio di Benedetto XIV il 18 aprile 1752. In quell’occasione la chiesa parrocchiale dell’Esaltazione della Croce e di San Vito fu elevata a metropolitana e venne ripristinata l’antica dedicazione ai santi Ilario e Taziano. L’edificio fu anche sottoposto a lavori di abbellimento e ad Antonio Paroli furono commissionati l’affresco absidale raffigurante la Gloria di San Vito (non più esistente) e la decorazione dei dodici stalli dei canonici del capitolo metropolitano (del ciclo rimangono solo i due pannelli acquistati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia ed esposti nella sede dei Musei Provinciali di Borgo Castello). (DELNERI 2007, p. 60)

BIBLIOGRAFIA

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