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in basso a sinistra: Vincentius / Alugaro
retro, etichetta: 1918 / Ricuperato / 3
Sullo sfondo cielo al tramonto con nuvoloni nero-rossastri, colline e alberi con le fronde mosse dal vento nelle tonalità del verde cupo e del bruno. I dieci personaggi che prendono parte alla scena sono accalcati in primo piano in uno spazio poco profondo. Protagonista dell'episodio è san Nicola di Bari, che indossa un ampio mantello giallo dal panneggio rigido, quasi inamidato, colto nell'atto di porgere una borsa di stoffa verde con il denaro alle tre fanciulle, inginocchiate ai suoi piedi. Esse indossano abiti verde marcio e manto o sopravveste chiara. Il padre, a destra, dalla lunga barba canuta, è vestito di blu scuro, porta un manto verde e un copricapo rosso, mentre l'uomo accanto a lui ha il vestito e il cappello rossi con particolari bianchi.
Del pittore Vincenzo Lugaro (documentato sia con tale nome sia come Lugareto, sia ancora come Alugaro) si hanno scarsissime notizie. Dal De Rinaldis (1798) si sa che nacque a Udine ove lasciò molte opere: Una Madonna con Bambino fra san Giuseppe e san Marco nel Collegio dei Notari (1598); una Flagellazione di Cristo nella chiesa del Crocifisso; un sant'Antonio (datato 1604) e una Crocifissione nella chiesa della Grazie; una Pala della Beata Vergine della Consolazione nella chiesa di Santa Lucia (a sinistra dell'altare maggiore); una Vergine incoronata col Bambino (datata 1619) nella chiesa di Santa Elisabetta dei Padri Serviti. Fu attivo anche in vari centri del Friuli: a Gemona eseguì la tavola con la Trinità nel Duomo mentre Marchetti (1959) testimonia la presenza, sempre a Gemona, di una Pala di sant'Anna per la chiesa di Santa Maria la Bella e di una Crocifissione nel coro di Sant'Antonio, oltre a diverse opere a Palazzolo, Premariacco e Virco. Vincenzo Lugaro, padre di Girolamo (pittore attivo a San Daniele del Friuli, del quale si hanno notizie dal 1624 al 1626), morì il 26 settembre 1620, secondo Benezit (1952), o dopo il 1621, secondo il Marchetti (1959). "Non si sa con quale fondamento Ridolfi, che brevemente e quasi di volo parla di lui, lo abbia posto fra gli Scolari del Pordenone, non iscorgendosi né suoi dipinti ch'egli risenta né poco, né molto di quella scuola" (De Rinaldis, 1798). Il Di Manzano (1884, 1887) sostiene che Vincenzo Lugaro "seguiva lo stile del giovane Palma e gli piacque imitare anche i Bassani". Questa piccola tavola non è mai stata studiata né inserita prima d'ora nel "corpus" delle opere del Lugaro.
Marchetti G., Il Friuli: uomini e tempi, Udine 1959
Benezit E., Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et grauveurs de tous les temps et de tous les pays par un groupe d'écrivains spécialistes français et étrangers. Nouvelle édition, Paris 1949-1957
Di Manzano F., Cenni Biografici dei letterati e artisti friulani dal sec. IV al XIX, Udine 1885