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in basso a sinistra: ZORZENON 75
Al centro della composizione sono raffigurati due angeli alati che si abbracciano. Di fianco a loro, in basso a sinistra, si scorge la testa di una capra. I colori predominanti sono le varie sfumature di beige, stesi in modo non uniforme tanto da ridultare in rilievo nei contorni dei capelli e delle ali degli angeli. In alto a destra, sullo sfondo, vi è una zona verde chiaro.
Elvio Zorzenon frequentò l'istituto d'arte a Trieste dal 1957 al 1962 insieme a Miela Reina, Bruno Chersicla, Enzo Cogno. Questi artisti introdussero Zorzenon al gruppo Arte Viva, gruppo-movimento anticonformista che nella prima metà degli anni '60 diede il via ad una nuovo sperimentalismo artistico nel capoluogo giuliano. In questo periodo sperimentò soluzioni formali avanguardistiche subendo però l'influenza dei coloristi veneti. Pur apprezzando i colori della tradizione veneziana, sgargianti e forti, i temi delle sue opere sono drammatici ed espressionisti in virtù del fatto che secondo l'artista " l'atto del pipingere non attenua il dolore di vivere, ma stabilisce con questo dolore un dialogo che si pone su un parametro meno crudele, lacerante; dipingere, quindi diviene indispensabile, poichè la pittura ti conduce sì, talvolta al centro di questo dolore, ma arrivandoci si ha la sensazione che la pena si attenui, o che addirittura essa stessa sia lì, quasi per porgerti un giusto antidoto al suo esserci" ( Elvio Zorzenon, 2004, s.p.).
Pinacoteca Musei, Repertorio di ulteriori opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007