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Il Santo (identificabile con S. Stefano sia per la provenienza che per l'a bito di diacono) ridipinto malamente in bianco, con libro e stola retti da lla mano sinistra mentre quella destra ha perduto le dita.
Gia' nella chiesa di S. Stefano, la vecchia parrocchiale di Gleris a un ch ilometro da S. Vito. Si trovava nella raccolta comunale fin dalla sua isti tuzione e De Rocco aveva fatto l'attribuzione a Bartolomeo dell'Occhio det to anche da S. Vito forse anche per il fatto che documenti affermano che l o stesso Bartolomeo aveva pattuito un'ancona per la stessa chiesa nel 1496 . Il Marchetti opina per una datazione e una fattura piu' tardiva e grosso lana. La statua e' talmente mal conciata e ridipinta che abbisogna di puli tura e restauro, per una decente lettura.
Tramontin V., Panoramica sulla scultura e la pittura nel sanvitese. Lo sviluppo urbanistico di S. Vito, in San Vit al Tiliment, Udine 1973
Furlan I., Cultura architettonica e figurale in Friuli dall'età di mezzo all'epoca della rinascita, in Pordenone. Storia, arte, cultura e sviluppo economico delle terre tra il Livenza e il Tagliamento, Torino 1969