lapide commemorativa, De Paoli Luigi, bottega friulana, XX

Oggetto
lapide commemorativa
Soggetto
ritratto d'uomo: Paolo Sarpi, stemmi
Autore
De Paoli Luigi (1857/ 1947)
Ambito culturale
bottega friulana
ambito veneziano
Cronologia
1912
Misure
cm - altezza 160, larghezza 120
Codice scheda
OA_10322
Collocazione
Udine (UD)
Casa Luzzatto
Iscrizioni

Lapide rettangolare sormontata da una mensola sopra la quale poggia il busto in bronzo di Paolo Sarpi e presenta alla base, ai lati delle mensole, lo stemma della città di Udine sulla sinistra e quello della provincia a destra. L'iscrizione sottostante in lettere capitali nere, è incisa su fondo liscio e chiaro. La mensola alla base è decorata al centro da un leone di San Marco in "moleca", realizzato in bronzo, cui si collegano due foglie d'acanto disposte specularmente.

L'opera fu progettata nel suo insieme dallo scultore pordenonese Luigi De Paoli, autore del busto poi fuso in bronzo nello stabilimento Vianello di Venezia, mentre l'esecuzione della lapide fu assegnata alla ditta di marmi Zugolo e C. (Zanuttini 1999, pp. 84-86). La lapide, dono dei patrioti friulani emigrati in Argentina, ricorda Paolo Sarpi, il matematico, politico, filosofo e consultore della Repubblica Veneta, che operò per la caduta del potere temporale dei papi. Venne scoperta il 20 settembre 1912 alla presenza delle autorità cittadine e delle associazioni patriottiche. Riporta le parole dell'avvocato Augusto Berghinz (1845-1912), eminente patriota udinese di fede repubblicana che nel 1884 emigrò in Argentina e a Buenos Aires fondò un comitato che si occupava di raccogliere fondi per inviare in patria ricordi di onoranze dei fasti risorgimentali (Someda de Marco 1957, p.283).

BIBLIOGRAFIA

Zanuttini M., I friulani d'Argentina. Lapidi e monumenti commissionati a Udine (1910-1915), in Bollettino delle civiche istituzioni culturali, Udine 1999, s. III, n. 5

Bergamini G./ Sereni L., Tra case e palazzi, in Raccontare Udine. Vicende di case e palazzi, Udine 1983

Someda de Marco C., Friulani dell'Argentina, in Avanti cul Brun!, Udine 1957