tavolo, bottega triestina, XIX

Oggetto
tavolo
Soggetto
motivi decorativi vegetali a festoni, motivi decorativi geometrici
Ambito culturale
bottega triestina
bottega inglese
Cronologia
1850 - 1860
Misure
cm - altezza 78, larghezza 95, profondità 95
Codice scheda
OA_10800
Collocazione
Trieste (TS)
Palazzo Revoltella
Civico museo Revoltella. Galleria d'arte moderna
Iscrizioni

piano, al centro: P. R.

Tavolo con sostegno centrale a bulbo e tre piedi scolpiti a ricciolo su un basamento. Il piano in scagliola poggia su una fascia di legno e si presenta con un bordo esterno scuro seguito da una fascia di commesso consistente in sedici losanghe di marmi policromi bordate di scuro. L'interno del piano in scagliola chiara porta una delicata decorazione a otto festoni di fiori e una riserva centrale formata da una cornice fiorita che racchiude le iniziali P.R.

La lavorazione a scagliola, nata per imitare il commesso di pietre dure, fu abbondantemente usata nell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze istituito da Ferdinando I de' Medici nel 1588 e tuttora operante. Un laboratorio di pietre dure, sull'esempio di quello di Firenze, venne fondato pure da Luigi XIV presso i laboratori dei Gobelins; seguito da quello di Rodolfo II a Praga. In Inghilterra la scagliola venne introdotta a partire dal 1760 e fu largamente usata e prodotta dalla ditta londinese Bellman. La scagliola consiste in selenite polverizzata impastata a sostanze leganti e e coloranti, stesa su un fondo di gesso bagnato. Il particolare tipo di decorazione di questo tavolo nella sua leggerezza e delicatezza dei toni ricorda le decorazioni pittoriche dei mobili inglesi dello stile Sheraton. Si potrebbe dunque supporre che la provenienza del piano in scagliola sia inglese, e commissionato probabilmente alla ditta Bellman di Londra, dati i molteplici contatti che esistevano tra la ricca colonia inglese a Trieste e la madrepatria.

Leggi tutto