scultura, ambito veneto, XVIII

Il vaso poggia sopra un alto basamento con zoccolo ed elemento superiore modanati e fusto liscio a sezione ottagonale, ha base modanata circolare, corpo a tronco di cono rovesciato con fianchi leggermente concavi, parte superiore modanata con collo sottile e imboccatura aggettante. Il corpo è ornato da un bassorilievo nel quale sono raffiguranti tre putti che incedono in senso antiorario: il primo reca un festone di frutta, il secondo un cestino di fiori sopra il capo, mentre il terzo suona un cembalo tenendolo sollevato all'altezza del capo. Proseguendo si incontrano un piccolo satiro, del quale la perdita degli avambracci impedisce di ricostruire il gesto, e un capro coinvolto nei giochi di altri tre scatenati putti. Un alberello segna una cesura con la scena successiva nella quale si scorgono ancora due putti: quello a destra, privo della testa, regge una caraffa con il contenuto della quale ha riempito il calce offerto al compagno che lo porta alle labbra. Chiudono la figurazione un giovane nudo con due festoni di fiori in mano in piedi dinanzi a una fanciulla seduta, vestita ma a seno nudo, che volge verso di lui lo sguardo e tiene in una mano una tromba, mentre con l'altra non si capisce se porga o riceva qualcosa.