Mosè salvato dalle acque, dipinto, Schiavi Antonio, XVIII

Oggetto
dipinto
Soggetto
Mosè salvato dalle acque
Autore
Schiavi Antonio (1736/ 1783) - attr.
Cronologia
1765 ca. - 1775 ca.
Misure
cm - altezza 82, larghezza 67
Codice scheda
OA_17667
Collocazione
Tolmezzo (UD)
Palazzo Campeis
Fondazione museo carnico delle arti popolari Michele Gortani

Il dipinto descrive il ritrovamento del piccolo Mosè da parte della figlia del Faraone e delle sue ancelle scese al fiume per bagnarsi. La scena si svolge sullo sfondo di una città che poco ha a che vedere con le tipologie architettoniche orientali.

L'attribuzione di quest'opera e di altri tre dipinti - Loth e le figlie, Rebecca al pozzo e Il ritrovamento di Mosè - parimenti conservati al Museo carnico (inv. nn. 1979, 1980, 1981, cfr. OA 17666 - NTCN 00154571, OA 17662 - NCTN 00154568, OA 17664 - NTCN 00154569), si deve ad Aldo Rizzi (1963). Secondo Giuliana Pugnetti, Mosè salvato dalle acque e Il ritrovamento di Mosè, "viste le chiare derivazioni tiepolesche" dovute al soggiorno udinese dello Schiavi nel 1765, quando il pittore attende all'affresco del soffitto dell'Oratorio della Carità, sono da inserire tra il 1765 e il 1775 (cfr. Pugnetti, 2003, p. 83).

BIBLIOGRAFIA

Pugnetti G., Schede, in Mistrùts. Piccoli maestri del Settecento carnico, Udine 2006

Cargnelutti R., Appunti per una storia del ritratto pittorico in Carnia. Opere dal XVI al XVIII secolo, in Nicola Grassi Ritrattista, Tolmezzo (UD) 2005

Pugnetti G., Antonio Schiavi, pittore carnico, in Udine. Bollettino delle Civiche Istituzioni Culturali, Udine 2003, n. 7-8, 2001-2002, s. III

Prima Mostra, Prima Mostra del Restauro, Udine 1963