La Samaritana al pozzo, dipinto, Grassi Nicola, XVIII

Oggetto
dipinto
Soggetto
Cristo e la samaritana al pozzo
Autore
Grassi Nicola (1682/ 1748)
Cronologia
1720 ca.
Misure
cm - altezza 99, larghezza 88
Codice scheda
OA_18983
Collocazione
Udine (UD)
Palazzo del Monte di Pietà
Collezione della Fondazione Friuli, già Fondazione CRUP
Iscrizioni

L’episodio evangelico (Giovanni, 4, 1-30) è noto. Recandosi dalla Giudea in Galilea, Gesù sostò per riposare presso il “pozzo di Giacobbe”, fuori dalla città di Sicàr, in Samaria. Una donna del luogo, un’adultera, venne ad attingere acqua e Gesù le chiese da bere. La donna si meravigliò che un Giudeo le rivolgesse la parola (c’era un antico odio tra Giudei e Samaritani, che comportava addirittura il divieto di bere dagli stessi recipienti), ma Gesù le disse: “Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete, ma chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà mai più sete”. La donna allora lo riconobbe per il Messia. Un cielo denso di nubi fa da sfondo alle figure e a sinistra due alberi chiudono la scena; in lontananza compare la città di Sicàr, con le possenti mura e la grande cupola del Tempio.

Nella produzione del Grassi appaiono con una certa frequenza dipinti raffiguranti episodi biblici relativi a storie di Giacobbe e Rebecca: ricordiamo quelle già nel palazzo Fistulario-Plateo di Udine (ed ora in coll. privata), nella chiesa di S. Francesco della Vigna a Venezia, nella chiesa di Arta Terme (oggi nel Museo di Ascoli Piceno) e nella parrocchiale di Sezza. La loro iconografia viene spesso riproposta in altri dipinti di soggetto diverso. E' il caso della Samaritana al pozzo del Monte di Pietà, che trova i suoi precedenti iconografici nelle tele con Rebecca al pozzo di S. Francesco della Vigna e di palazzo Fistulario - Plateo: quest'ultima è molto simile in alcuni particolari, ad esempio la larga fenditura verticale del pozzo cilindrico "aggiustata" con zeppe di ferro, la comune tipologia del volto femminile, ovale ed aggraziato, la positura - per altro speculare - dei personaggi centrali. Tra i quadretti eseguiti dal Grassi per il Monte di Pietà, questo - che traduce l’episodio evangelico in forma discorsiva e domestica, e lo carica di intima quotidianità - è il più ricco nell'invenzione: mentre la figura di Cristo ripete nella forma semplificata e nell’accostamento del colore rosso della veste al blu del manto, quella dei due dipinti con le Tentazioni (a conferma che si tratta di una "serie"), la Samaritana - ruotata di tre quarti in posizione leggermente china - è trattata con molta cura nei particolari, dall'acconciatura ordinata dei capelli alle perle degli orecchini e della collana che sottolineano la bellezza del volto, all’abbigliamento con scialle, corpetto e gonna dai colori armonizzati. In una grande collezione privata parigina si conserva un disegno, pubblicato da Pierre Rosenberg, raffigurante Cristo e la Samaritana con il pozzo al centro ed una gran folla di personaggi ai lati: è interessante notare come la figura del Cristo sia molto vicina a quella del dipinto del Monte di Pietà.

BIBLIOGRAFIA

Bergamini G., Dipinti, sculture, incisioni dal Quattrocento all'Ottocento, in La Collezione d'arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. Opere d'arte antica, Ginevra/ Milano 2008, 1