dipinto, Battig Giuseppe Giacomo, XIX

Oggetto
dipinto
Soggetto
ritratto di donna: Elena Lantieri
Autore
Battig Giuseppe Giacomo (1820/ 1852) - attr.
Cronologia
1840 ca. - 1849 ca.
Misure
cm - altezza 88, larghezza 68
Codice scheda
OA_22113
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Lantieri Levetzow

Ritratto di donna, Elena Baronio di Rosenthal Lantieri, seduta accanto ad un tavolino tondo su cui è posto un cuscino. Indassa un abito in velluto nero con un ampia scollatua bordata con un ricamo leggero. L'abito ha le maniche corte e strette, la vita molto sottile e il corpetto a V e la gonna molto voluminosa. Accanto un ricco scialle in raso orlato di pelliccia bianca. Completano l'abbigliamento un paio di orecchini, un filo di perle al collo, due bracciali e un anello. La pettinatura presenta una scriminatura al centro che divite i capelli, lungi e lisci, che dopo essersi piegati sotto le orecchie si raccolgono sopra la nuca.

Il dipinto tutt'ora in collezione privata raffigura la nobile goriziana Elena Baronio di Rosenthal, moglie dal 1837 di Taddeo Lantieri, madre di un unico figlio, Carlo Lanthieri (cfr. ritratto n. NCTC=26631) e nota alle cronache cittadine per aver dato un gran ballo in onore di Enrico V, duca di Bordeaux e conte di Chambord, erede al trono di Francia e al tempo residente con lo zio Carlo X dagli Strassoldo, nel loro pallazzo di Gorizia. Attraverso l'analisi dell'abbigliamento è possibile collocare il dipinto negli anni Quaranta dell'Ottocento. L'attribuzione a Giuseppe Tominz è stata recentemente respinta da Fabrizio Magani. Il confronto con il ritratto di Adele Bozzini Birti, degli stessi anni, evidenzia infatti una qualità pittorica inferiore rispetto a quella osservabile in questo dipinto. Si potrebbe però ipotizzare un'artista molto vicino al Tominz, ed escludendo il figlio August, rimarrebbe il nome di Josip Batic, suo allievo, documentato da altri ritratti di buona qualità.