La Carità, dipinto, Rotta Antonio, XIX

La scena rappresenta un vecchio sull'uscio di casa nell'atto di fare l'elemosina a una famiglia di mendicanti. La donna, con un bimbo piccolo assicurato sulla schiena da uno scialle, porge la mano per ricevere il denaro, ha un secchio infilato nel braccio destro e tiene in mano un bastone per aiutarsi nel cammino. L'uomo anziano porta un cappello a larga tesa sul campo e tiene chiuso il mantello sul petto con una mano. Della famiglia fa parte anche un fanciullo visto di spalle, con la giacca strappata, un cappello sul capo e una brocca legata ad una corda portata a tracolla.

Antonio Rotta imparò i primi elementi del disegno da Vincenzo Cristofoletti, discreto acquarellista goriziano e, tredicenne, fu ammesso all'Accademia di Venezia dove fu allievo del Lipparini. Si distinse subito per le notevoli qualità nell'imitare i dipinti degli antichi: presso l'Accademia infatti fu più volte premiato per la scuola del nudo, per la composizione storica, per studi di macchiette dal vero. "Passò poi al quadro di soggetto storico e sacro, ma ritornò presto e definitivamente al genere aneddotico (particolarmente apprezzato dal pubblico straniero), riuscendo efficace specie nella rappresentazione dell'infanzia. La sua pittura, liscia e delicata si avvale di tinte tenui e povere di chiaroscuro. Le sue opere più tipiche divennero popolarissime anche per la loro diffusione in riproduzioni litografiche. Continuatore di E[ugenio] Bosa, insieme al quale Rotta ha avuto una certa importanza nella formazione del Favretto [Giacomo]".