In un'aula pavimentata di marmi bicromi, Erode e Erodiade siedono a mensa assistiti da un servitore che porge i cibi. Sulla destra Salomè reca un vassoio con la testa recisa del Battista; due personaggi assistono alla scena. Tutti i personaggi indossano vestiti dei primi anni del Cinquecento.
Insieme ad altre tavole convesse (la Predicazione, la Nascita, il Battesimo di Cristo), depositate attualmente presso il Museo Civico di Pordenone, questo dipinto costituiva uno degli sportelli del fonte battesimale della Cattedrale di Pordenone e raffigurano episodi salienti della vita del Battista. Già attribuiti a Pordenone sono assegnati da Di Maniago (op. cit., 1819) al Calderari sulla base di un documento di pagamento a "Zuan Maria" che sembra riferirsi ad esse. Restituite a Pordenone da Candiani (op. cit., 1881), sono nuovamente assegnate a Calderari da Muzzatti e I. Furlan (rispettivamente op. cit., 1956, e op. cit. 1963). Il restauro del 1970, mettendone in evidenza la qualità, ha portato ad una nuova assegnazione a Pordenone (Pilo, op. cit., 1974), sostenuta anche dal confronto con la predella di Pordenone all'Accademia Carrara di Bergamo. Le piccole composizioni sono contraddistinte da un felice estro narrativo, nonché dalla suggestione dei fondali, entro cui si collocano le scene, e dei brani di paesaggio che si intravedono attraverso le finestre centinate dei luminosi interni. S'osservano, inoltre, vivacissimi "stacchi" cromatici di colori quasi "puri" e icastiche notazioni ambientali. Della scena colpiscono il desco apparecchiato reso con immediatezza e il particolare del cagnuolo ai piedi di Erodiade, colta da tergo (Furlan, 1988, p. 216).
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