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in basso a sinistra in senso verticale: PELLE
Il dipinto, del 1970, introduce all'ultima fase dell'evoluzione artistica di Pellegrino, ovvero quella che viene definita "dell'astrattismo". Il paesaggio, infatti, subisce un progressivo dissolvimento "teso a cogliere, nel superamento degli aspetti formali, l'essenza prima delle cose" (Agostinelli F., 2000). Contemporaneamente si assiste anche alla perdita della terza dimensione e le forme vengono definite solo attraverso la pura evocazione cromatica. La giustapposizione di larghe ed irregolari campiture cromatiche, giocate sui toni del marrone del verdi e del blu, è diretta a rappresentare gli elementi naturali del paesaggio sul Natisone. Il pigmento pittorico, molto diluito, è steso con pennellate leggere e rarefatte con frequenti passaggi di colore e velature.