in basso a destra: E. Sambo/ X
Carla Gigliola Mosettig seduta, ritratta di tre quarti in un interno con inquadratura fotografica.
L'opera appartiene agli anni Trenta e di conseguenza al periodo di maggiore e più fedele adesione di Sambo alla poetica novecentista. Anche in questa prova tuttavia, nella quale l'artista ritrae la propria compagna, egli non rinuncia a quell'interpretazione del tutto personale dei dettami della pittura novecentista che ne avevano accompagnato le prime sperimentazioni compiute in questo senso. La donna infatti ritratta con inquadratura fotografica seduta, di tre quarti, contro una parete liscia e scabra, pur esibendo tutti i connotati del rinnovato classicismo formale, non risulta priva di uno spessore psicologico che ne avvia una sottile introspezione poetica. In questo è possibile ravvisare una reminescenza del percorso formativo dell'artista che negli anni giovanili ha modo di approfondire la conoscenza di quei linguaggi che mai avevano rinunciato all'analisi spirituale del soggetto e all'intento narrativo in pittura: la Secessione di Vienna, quella di Monaco di Baviera e infine quella romana. A questa eredità Sambo dimostrerà di non rinunciare neanche in seguito e di saperla tradurre nelle sperimentazioni pittoriche più ardite e lontane dalla stessa in una rinnovata espressività.
Cataldi A.T., Edgardo Sambo, Trieste 1999, 1
Fasolato P., Donazione Sambo, Trieste 1989, maggio