Il bozzetto diviso in sei parti è dentro un contenitore coperto da un vetro.
Nel 1966 la Provincia di Gorizia bandì un concorso nazionale per l'esecuz ione di un'opera d'arte che decorasse la parete della sala di lettura dell 'Archiviodi Stato. I concorrenti dovevano eseguire un bozzetto 1: 10. Pia zza approntò una serie di disegni a pastello ricchi di colore e rilievi in gesso sul tema della Divina Commedia di Dante. Il bozzetto presentato vinse il primo premio nel dicembre 1966 e l'artista ricevette nel 1967 l'appalto del lavoro, che fu finito nel 1968. Il bozzetto in possesso della famiglia Piazza è uguale a quello dei Musei Provinciali di Gorizia e si presenta diviso in sei pezzi. Le figure sono elaborate in maniera seriale anche se Piazza cercò di diffe renziare le varie figure. Medeot (1985, p. 51) scrive che i bozzetti sono "flagranti istantanee del l'inrvento figurale " e ne evidenzia " il ritmo ondeggiante della composiz ione rarefatto negli addensamenti figurativi già conosciuti " nei graffiti del Comune. La rappresentazione dell' Inferno assume un ritmo ondulante e le figure sono disposte in modo più diradato rispetto al pannello eseguito.
Toniato T., Piazza Agostino, in Le arti a Gorizia nel secondo 900, Udine 1987
Forcessini L./ Toniato T./ Medeot M., Agostino Piazza, Noale 1985