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L'affesco raffigura, in primo piano, San Martino a cavallo nell'atto di tagliare con la spada il suo mantello per donarlo al povero, che si è già avvolto in esso e ne trattiene un lembo anche con i denti. All'intera scena fa da sfondo un'architettura merlata e un albero stilizzato. La cornice, come per il riquadro attiguo, è a fasce policrome, ma in quello in esame, nella parte superiore, presenta un motivo stampato a due tinte con disegno geometrico, lo stesso che si trova nell'affresco con la Consacrazione e nella suddivisione delle scenette con le Storie di Sant'Andrea nella cappella centrale del duomo. L'opera venne eseguita sicuramente dopo i due riquadri con la Trinità e San Giorgio, ma prima del grande affresco con la Consacrazione. Infatti, questo e il riquadro con Sant'Antonio Abate, trovandosi al di sotto della Consacrazione, non vennero nascosti da nuove pitture, ma rimasero a delimitare in basso a destra il grande pannello con il patriarca Bertrando e i vescovi.