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Il musicista è raffigurato frontalmente e in maniera simmetrica. I contorni della figura sono neri, le mani hanno dita allungate e sproporzionate. Il colore è disposto con effetto tarsia: il rosso della guancia sinistra è ripreso nell'occhio dx e nelle mani. Il dipinto non ha cornice.
Il dipinto si inserisce in un periodo di fervida attività da parte dell'artista, che aveva esposto una vetrata alla Biennale di Venezia del 1953 e aveva partecipato alla Triennale di Milano del 1954, alla Mostra dell'artigianato di Firenze del 1954 e 1955 ed era stato premiato alla Mostra dell'Agricoltura di Pramaggiore nel 1954. Rispetto al realismo giovanile, Agostino Piazza allunga le figure con gusto espressionista, semplifica le immagini con stilemi cubisti, profila le figure con linee nere di ascendenza roualtiana, usa il colore in modo antinaturalistico. In particolare la stilizzazione triangolare del volto richiama quella usata dall'artista nel graffito decorativo della scuola elementare "G. Gallina" di Venezia, eseguito nel 1955, quando era ancora studente dell'Istituto Statale d'Arte di Venezia. Il dipinto si può avvicinare a quello intitolato "La Pescivendola".