Festa Campestre, dipinto, Piazza Agostino, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
paesaggio con figure: coppie di amanti
Autore
Piazza Agostino (1935/ 1981)
Cronologia
1965 ca. - 1975 ca.
Misure
cm - altezza 74.5, larghezza 64
Codice scheda
OA_28628
Collocazione
Mossa (GO)
Collezione privata Piazza Agostino
Iscrizioni

Un casolare occupa il centro della parte superiore ed è descritto con molti particolari. Nei campi e nei boschetti intorno si notano coppie di amanti, impegnati in approcci amorosi e accoppiamenti. La casa e le figure chiare si stagliano sui fondi cupi. Il quadro è incorniciato.

Il dipinto si inserisce nel ciclo delle "Feste campestri" eseguite tra il 1965 e il 1975, dipinti " dai toni di fiaba popolare" (Dell'Agnese, 1993, p.823) in cui Piazza ritorna al figurativo. Si tratta di "allegorie popolari" (Toniato, 1985, p. 20) in cui l'artista riproduce con gusto naive gli ambienti e la vita della campagna, le feste popolari. Le raffigurazioni di case contadine, chiese, prati sono animate da gruppi di figurine, quasi moderne macchiette. I soggetti sono dipinti attraverso la ripresa mnemonica e i richiami alle favole. Nelle feste campestri forse Piazza reinterpretò in chiave personale i suggerimenti del neorealismo, in particolare quello che "recupera le arcaiche radici della cultura rurale e si riallaccia alla pittura nordica antica e moderna. (Damiani, 2001, p. 143). In particolare si possono ricordare le somiglianze con le Feste popolari e le Case dipinte dall'amico Sergio Altieri tra 1949 e 1960. Anche in Piazza infatti il " realismo si trasformava in un dettato immaginoso ed emotivo" (Damiani, 2001, p. 51). Come sottolinea Fulvio Monai nelle figurine delle "Feste campestri" emerge un gusto allusivo e ricco di umorismo e divertimento. Ciò si vede nella coppia impegnata nei preliminari amorosi e nell'accoppiamento. Le figure degli amanti introducono una sensualità veneta e tiepolesca interiorizzata e carica di significati simbolici, che si ritrova anche nei piatti dipinti esposti nel 1980.