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in basso a destra: G. Barazzutti/ 1921
sul retro: Il traino del concime
sul retro: 10
Sullo sfondo montano innevato il letame è trainato sulla slitta guidata da un contadino e trainata da una vacca.
Il dipinto fa parte di una serie di opere realizzate a Sauris negli anni 1920, 1921 e 1922 durante i soggiorni trascorsi in compagnia dell'amico pittore Giovanni Napoleone Pellis. Come scrive Franca Merluzzi (Merluzzi, 1994, 93) i due pittori erano legati da uno stretto rapporto di amicizia e condividevano l'interesse per l'ambiente montano tanto da cimentarsi spesso negli stessi soggetti e nelle stesse inquadrature. Prevalgono i paesaggi innevati invernali quando Barazzutti e Pellis si isolavano a Sauris e per conto di Michele Gortani effettuavano ricerche di oggetti etnografici, maschere e mobili per il costituendo Museo di Arti e tradizioni popolari di Tolmezzo. Del resto i soggiorni a Sauris, che rimaneva spesso isolata dal resto della Carnia costituivano per Barazzutti l'equivalente della Bretagna o della Polinesia per Gauguin, cioè luoghi dove sperimentare esperienze pittoriche senza il condizionamento di scuole o di correnti, a contatto con una ambiente geografico e umano, semplice e spontaneo. I n ambito italiano Barazzutti assimilò attentamente la lezione di Segantini e il suo considerare la montagna anche un ideale di vita, comune non so lo agli artisti ma anche ai letterati del primo Novecento. Come sottolinea Franca Merluzzi i dipinti hanno motivi compositivi ricorrenti: distese innevate in primo piano, monti sullo sfondo, figure o elementi paesistici in primo piano, vedute dall'alto o dal basso per evidenziar e la geometria compositiva. Tali espedienti compaiono spesso anche nelle fotografie di Attilio Brisighelli, Umberto Antonelli, Luigi Pignat a confermare le reciproche influenze tra fotografie pittori della montagna friulana La maggioranza dei dipinti è di formato ridotto poiché erano eseguiti dal vero in esterno come suggerisce la spontaneità nell'esecuzione e l'uso dei colori. (Merluzzi, 1994, 92) Nelle opere degli anni Venti gli impasti cromatici stesi a spatola hanno una concretezza materica, i colori puri sono accostati secondo le teorie divisioniste di Segantini, fatte proprie anche da Pellis. L'iconografia del Traino del concime è soggetto di un disegno di Pellis (Damiani, 1988, 164) e di un quadro di Pellis eseguito nel 1927 a Forni di Sotto con la stessa inquadratura del Barazzutti, lo testimonia una foto pubblicata da E. Polo (Polo,1990,110) dove i paesani furono messi in posa dal pittore. Raffaella Cargnelutti suggerisce anche un confronto con Marco Davanzo e il dipinto "Sulla via maestra" (1910) in cui l'uomo, l'animale e i l paesaggio entrano in una dimensione panica. (Cargnelutti, 1994, 44, 45) Il bozzetto sembra essere stato dipinto sul pianoro in località Rickhelan a Sauris di Sopra. Come osserva Franca Merluzzi il dipinto può essere considerato un'opera autonoma e non rimanda necessariamente a una quadro realizzato (Merluzzi, 1994, 92). Nonostante manchi la firma, l'attribuzione a Giuseppe Barazzutti è assolutamente certa poiché si conoscono le circostanze in cui l'opera è entrata a far parte della collezione. Il dipinto è stato schedato da Franca Merluzzi in occasione della mostra Un pittore a Sauris. Giuseppe Barazzutti (1890-1940) con il numero 1.16 n ella sezione 1 Pittura. Vedute e paesaggi. Nell'inventario della collezione Crapiz il bozzetto reca il n. 25. Il numero 10 posto sul retro si riferisce a una scelta di dipinti operata da Pellis per una mostra di Giuseppe Barazzutti, che non ebbe mai luogo.
Merluzzi F., Pittori emigranti nell'impero e l'artista Giuseppe Barazzutti, in Puje Pore Nuje, Brescia 2002, n.21
Cargnelutti R., Il pittore Giuseppe Da Pozzo (1844-1919): un inedito percorso artistico tra le capitali della cultura europea, in In Guart. Anime e contrade della Pieve di Gorto, Udine 1994
Giuseppe Barazzutti, Giuseppe Barazzutti. La bottega d'arte, Mariano del Friuli (GO) 1994
Merluzzi F., Pitors a Glemone, in Glemone, Udine 2001
Merluzzi F./ Bucco G., Il gemonese Giuseppe Barazzutti veratile artista tra sacro e profano, in Ce Fastu?, Udine 1993, n.1, LXIX
Damiani L./ Brunello Zanitti E./ Cabrini P., Giovanni Napoleone Pellis 1888-1962, Udine 1988