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in basso a sinistra: ERNESTO MITRI
in basso a destra: 6.40 X 3.80/ 1/7 DEL VERO
Entro una aula schematizzata, le alunne viste di spalle ascoltano la lezione. Sul fondo sono disegnati emblemi della vita scolastica. Il bozzetto è incorniciato
Il bozzetto fu eseguito per il mosaico all'esterno della Scuola Elementar e Giovanni Pascoli, il cui progetto era stato redatto dall'ingegnere capo del Comune Ing. Giovanni Paiero, lo stesso che aveva commissionato a Mitri l'affresco devozionale per la casa di viale Trieste nel 1954 (ASCU, EP Scuole Elementari 21 cartolare 2). Nella relazione ben 800 lire furono stanziate per le opere artistiche e ne l preventivo di spesa era previsto un "rivestimento a mosaico giusta disegno fornito direzione lavori" (ASCU, EP Scuole Elementari 21 cartolare 2, Preventivo, p. 20). La Giunta Comunale con delibera n. 981 datata 1 agosto 1960 confermò a Ernesto Mitri l'incarico relativo" alla stesura del bozzetto, cartone definitivo e direzione lavori, del pannello decorativo in mosaico policromo da applicarsi all'esterno del fabbricato stesso" (ASCU, EP Scuole Elementari 21 cartolare 4, lettera del Sindaco Gaggia a E. Mitri, Udine 19 agosto 196 0). L'incarico di porre in opera il pannello decorativo in mosaico fu invece affidato a Luigi Mirolo. (ivi, lettera del Sindaco Gaggia a L- Mirolo, Udine, 19 agosto 1960). In segno di amicizia e di riconoscenza il bozzetto fu donato da Mitri a Luigi Mirolo. Il bozzetto fu tradotto fedelmente ne l mosaico senza alcuna variante e fu redatto 1/7 del vero. Mitri compose una serie di alunni che seduti sui banchi ascoltano le lezioni e compose delle figure di spalle con lunghe trecce riprese da una serie di disegni di allievi datati ai tardi anni Quaranta e Cinquanta: Alunna d i spalle, china su carta, 38.5x23; Allieva di fronte, china su carta, 31.5 x 21.5. Un altro modello per la composizione del mosaico fu il quadro "Lezione di disegno datato al 1947, vi compare infatti la stessa figura a forma di clessidra con la treccia che scende lungo le spalle, vagamente ispirata a Massimo Campigli. Mitri cominciò in questo mosaico a usare la dissoci azione cubista dell'immagine e la compenetrazione dei piani. Nel giorno dell'inaugurazione, come ricorda Luigi Mirolo, gli impiegati del comune non coprirono il mosaico, come aveva invece raccomandato Mitri e un temporale notturno fece cadere numerose tessere, che sono tuttora mancanti.
Ernesto Mitri, Ernesto Mitri Graffiti e decorazioni, Pasian di Prato (UD) 2000
Damiani L., Ricordo di Ernesto Mitri, in Quaderni della Face, Udine 1978, n.52