in alto a sinistra: E Mitri
Il volto è il ritratto di Luigi Mirolo, schemetizzato nei toni del bruno con rialzi a tempera bianca.
Il bozzetto riproduce il particolare della testa di colui che ospita il Pellegrino nella opera di carità Ospitare i pellegrini. Come ricorda Luigi Mirolo fu lo stesso Mitri a eseguire la testa ritraendolo dal vero e a donargliela. Si tratta di un bozzetto in scala al vero, che serviva ai mosaicisti per trovare i giusti toni di colore delle tessere musive da accostare. In una nota manoscritta dell'archivio Mitri, il pittore afferma che il bozzetto doveva schematizzare non tanto le linee del disegno, quando le masse colorate. A questo proposito scrive "l'intonazione in primo luogo, poi le tinte e lungi dal tradurre il graffito colorato occorre trovare una soluzione che accumuni e leghi con il disegno" ( Archivio Mitri, note manoscritte , s.d.) L'artista sottolineò la necessità di semplificare la pittura evidenziando solo ciò che può essere colto dall'osservatore. Per tale ragione adoperò grossi tratti a tempera di colore uniforme, che stando a Luigi Mirolo, potevano essere facilmente tradotte in mosaico. Nel bozzetto Mitri modellò le figure con il chiaroscuro e il colore con strisce dense di colore a tempera, che riproducevano mirabilmente i toni di colore che il mosaicista doveva tradurre nelle tessere. Lo stesso Mirolo ritiene che i bozzetti a tempera di Mitri fossero immediatamente traducibili in mosaico. Il parroco Amelio Pinzano e Mitri consegnarono a Mirolo gli spolveri delle restanti sette Opere di carità.
Ernesto Mitri, Ernesto Mitri Graffiti e decorazioni, Pasian di Prato (UD) 2000