sul capo del guerriero: CRVSVO
capo della regina: [...]PV[...]I oppure PV[...]I
L'episodio raffigurato si aggiunge come eccezionale testimonianza a quel c apitolo della pittura mediovale friulana che, pur tenendo conto di una cer ta diversità e specificità di linguaggi, possiamo riunire sotto l'etichett a di gotico internazionale. L'autore degli affreschi in oggetto non è cert amente estraneo alla metamorfosi friulana del vitalismo, come è evidente d el resto nell'indugio descrittivo delle vesti e nelle linee di contorno de i volti; ma non per questo privo di aggiornamenti. Infatti nel periodo in cui si presume (mancando qualsiasi riferimento certo) siano state eseguit i gli affreschi, esistono già in regione notevoli esempi di una produzione pittorica latamente tardo gotica, che guarda di nuovo a Venezia e Veron a, dopo un lungo periodo in cui i riferimenti privilegiati sono stati Pa dova e Bologna, e che recupera "temi e stilemi" come osserva la Cozzi" vag liati attraverso il filtro di una Koinè mediotrecentesca friulana" ma che non mancano di rendersi suscettibili a "sollecitazioni e stimoli diversi" . Un interessante indizio a supporto di una scelta non casuale del soggett o, che conferma la diffusione in regione della letteratura cavalleresca e che potrebbe costituire un ipotesi suggestiva come ante-quem per la dataz ione è la proposta di Casadio di legare l'esecuzione di questa scena alla volontà del conte Giacomo di Valvasone, che muore nel 1436, erudito, in teressato a questo genere letterario come dimostra l'elenco dei suoi libri redatto dal figlio. E' probabile inoltre che in questo clima culturale la musica rivestisse un posto importante come potrebbe far pensare la minuzi osa raffigurazione degli strumenti, anche se le testimonianze ci confortan o in questa tesi solo a partire dalla fine del secolo XV.
Cozzi E., Pittura murale di soggetto profano in Friuli dal XII al XV secolo, Pordenone 1976