Architetture romanico gotiche, decorazione parietale

Oggetto
decorazione parietale
Soggetto
architetture
Autore
Piazza Agostino (1935/ 1981)
Cronologia
1961
Misure
cm - altezza 300, larghezza 500
Codice scheda
OA_30364
Collocazione
Mossa (GO)
Complesso scolastico Galileo Galilei
Iscrizioni

Monumenti italiani del periodo romanico e gotico; dall'alto a sinistra: l'Arena di Verona, il duomo di Assisi, di Ferrara, di Firenze, il comune di Bologna, la basilica del Santo di Padova, il duomo di Modena, il battistero di Parma, la cattedrale di Amalfi, la basilica di San Marco a Venezia, San Ambrogio di Milano, il Palazzo Ducale, San Zeno di Verona, la cattedrale e il battistero di Pisa, le torri di San Gimignano. Il graffito è interrotto in basso da due termosifoni ed è riquadrato da una cornice.

Piazza si dedicò alla decorazione di edifici pubblici in una visione socia le dell'arte, in cui fece ricorso prevalentemente all'ispirazione figurativa. Egli intendeva infatti porre il suo "mestiere" al servizio della comunità ricorrendo alle sue straordinarie capacità inventive per creare "grandiose fabulazioni, storie popolari e mitiche, avvenimenti sacri" (Toniato, 1985, p. 18). In molte decorazioni per edifici pubblici Piazza scelse la tecnica del graffito, sperimentata da giovanissimo per la prima volta nella scuola elementare "Gallina" di Venezia nel 1955. Il graffito esigeva la stesura di due intonaci di colore contrastante, con una punta si graffiava quello superficiale, scoprendo il colore del secondo. Il grafismo di Piazza sottile e preciso era particolarmente adatto a questa tecnica muraria, come lo era per le incisioni a morsura su ottone. L'opera viene datata 1961 quando a Mossa gli architetti Baresi e Graziato costruirono gli edifici della scuola materna ed elementare unite da un unico cortile. La sala di ricreazione della scuola elementare fu decorata a graffito su fondo nero da Piazza. La decorazione raffigurava, come era nel gusto degli anni Cinquanta, i maggiori edifici delle città italiane. Coerentemente con la sua ispirazione Piazza disegna i maggiori monumenti dell'architettura romanico gotica italiana; combina e ribalta le piante e le assonometrie delle facciate riuscendo a interpretare in modo originale spunti di cultura scolastica. Il graffito è dunque il primo eseguito in provincia di Gorizia ed è caratterizzato da un contrasto netto delle linee.