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sopra Longino: LONGIN[...]
sopra Stefathon: STEFA[...]
La Crocifissione si svolge con un numero molto limitato di personaggi, vi troviamo infatti la figura del Crocifisso al centro, sulla sinistra Longino che con la lancia trafigge il costato del Cristo e Stephaton che spinge la canna con in cima la spugna imbevuta di aceto verso la bocca dello stesso, dalla parte opposta. Sempre sulla destra del Cristo sta la figura del buon ladrone legato alla croce con le mani dietro la schiena. Il Cristo è ancora triumphans, con gli occhi aperti e la posizione eretta della figura, soltanto lievemente flessa sulla destra da un leggero anchement del bacino; i chiodi che lo affiggono alla croce sono ancora quattro e dai piedi appoggiati al suppedaneo sgorgano degli abbondanti fiotti di sangue. Una frontalità ancora più accentuata si nota nel ladrone di destra, dove non c'è il minimo scarto del corpo e tutto si risolverebbe in una bidimensionalità assoluta, se non fosse per lo squisito naturalismo con cui è trattato il volto, che risalta sulla piattezza del corpo. Alla destra in basso del riquadro vi è una figurina inginocchiata, probabilmente appartenente al committente, della quale sono visibili soltanto le mani giunte e il volto barbuto. Lo sfondo della scena è tutto giocato su due colori: il blu profondo e intenso del cielo, solcato soltanto dal frammento di un astro dipinto alla sinistra del Cristo e il giallo tenue della striscia di terreno, vivificata da qualche rara e stentata piantina. La resa dei personaggi, negli abiti come nell'incarnato, è quasi giocata "al risparmio", e i pochi colori adoperati sono il marrone, che compone una linea di contorno particolarmente marcata ed è utilizzato per i particolari dei volti e delle vesti dei due sgherri, insieme al giallo e a i rialzi di biacca che, sotto forma di piccoli tondi, circondano anche l'aureola del Cristo.