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Affresco riportato sulla parete accanto alla porta di ingresso dell'abitazione. La Madonna del Rosario, incoronata, regge il Bambino in piedi, sul suo grembo. Con la mano Ella porge il rosario, forse a San Domenico, secondo l'iconografia più solita, anche il Bambino lo porge a qualcuno, del quale si vede solamente una mano, si tratta forse Santa Caterina da Siena o di Santa Rosa.
Quello che resta del dipinto originario ci fa capire che ci troviamo di fronte ad un'opera d'arte, eseguita da un autore pienamente inserito nelle correnti della seconda metà dell'Ottocento, formalmente corretto nell'esecuzione, manifesta sentimenti di dolcezza propri dell'intento devozionale, suffragato da un'ottima conoscenza dei mezzi. Zuane Zamparo, maresciallo di Napoleone insignito della croce di Sant'Elena, commissionò a Lorenzo Bianchini il proprio ritratto e quello della cognata, vedova del fratello, tuttora custoditi dalla famiglia Zamparo. In quel periodo Bianchini era impegnato nei lavori di decorazione ad affresco della Chiesa Parrocchiale e veniva ospitato dalla famiglia Zamparo che provvedeva ai suoi pasti. Per riconoscenza dipinse anche l'affresco sulla parete esterna del muro di cinta della proprietà Zamparo. Originariamente infatti questa parte di affresco apparteneva ad un dipinto di più ampie dimensioni (110x140) posizionato sul muro di cinta esterno della proprietà Zamparo. In seguito all'allargamento della strada negli anni 60 , il muro di cinta in pietra è stato distrutto e parte dell'affresco è stato miracolosamente salvato e trasportato sulla parete esterna dell'abitazione dal padre dell'attuale proprietario. Esiste un rilievo a cura del proprietario della posizione originaria, tra il portale in pietra ed un portoncino con archetto in pietra. Sotto l'affresco c'era una panchina, anch'essa in pietra, sul ciglio della strada, allora non asfaltata. Era diventata stazione dei percorsi rogazionali (si veda W.Ceschia, Le opere a Tavagnacco di Lorenzo Bianchini, Il Paesano, Comune di Tavagnacco 1979 e W. Ceschia, Artisti, Arte a Tavagnacco, Udine, 2001).