Sullo sfondo di un tendaggio raccolto in profonde pieghe, di colore rosso cupo, il nobile è ripreso di tre quarti. Indossa una lunga giacca scura arricchita di una lunga fila di bottoni sul lato destro e di asole su quello sinistro, le stesse particolarità decorative si ripetono sulle tasche e sugli alti risvolti delle maniche da cui escono i polsini di pizzo bianchi. Sotto si intravvedono i decori di un panciotto fittamente abbottonato. Attorno al collo è annodata una sciarpa bianca e sulla testa porta una parrucca arricciata. Tiene con la mano destra un foglio di carta e volge lo sguardo severo verso destra.
Nell'inventariazione della Soprintendenza, l'opera veniva riconosciuta come ritratto di Antonio Paolo de Brandis, nato 1677, e fatta risalire al secolo XVIII. L'opera rientra nella ritrattistica ufficiale dell'epoca. Dal punto di vista pittorico il dipinto non si distingue per una particolare abilità esecutiva, dato il suo valore di rappresentanza. Sicuramente è legato al ritratto di Faustina Miliana, del quale condivide l'autore, Francesco Cucchiaro (attivo nel Settecento), la datazione, le misure (particolare non ininfluente) e l'impostazione esecutiva.
Quadreria Brandis, Quadreria de Brandis. Catalogo delle opere, Udine 1990