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cartellino: 29
cornice: Secondo 4 stagioni
telaio: Majotto
La scena si svolge all'aperto, nel cortile di una casa. In basso a destra un uomo con un cappello decorato da tanti fiori suona il flauto seduto a terra. Accanto a lui, un cane. Dietro, accanto al tavolo con una lunga tovaglia bianca, una giovane donna con una rosa tra i capelli sta versando in un vassoio dei frutti di bosco prima messi in una cesta. Accanto a lei, un'altra giovane con dei fiori tra i capelli, suona una chitarra. Una vecchia si affaccia alla porta della casa con un'espressione curiosa. A sinistra un giovane sta raccogliendo da una cesta colma di verdura un mazzo di aspargi.
Anche in questo caso l'iniziale attribuzione della Soprintendenza è riferita all'ambito di Pietro Longhi. Questa scenetta fa parte di una serie simboleggiante le quattro stagioni. Le prime notizie critiche risalgono al Bergamini, il quale sostiene a riguardo che "sembrano accostarsi con forti accenti piazzetteschi alla poetica di Pietro Longhi, nonostante la stereotipia e l'immobilismo dei personaggi le indichino opera di un seguace provinciale". L'opera è comunque attribuibile al veneziano Francesco Magiotto, come suggerisce l'appunto dietro il telaio del quadro. Anche il Coronini nel 1956, durante un sopralluogo alla Villa de Brandis, attribuì queste opere al Magiotto.
Quadreria Brandis, Quadreria de Brandis. Catalogo delle opere, Udine 1990