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La scena, di ampio respiro, mostra un'ampia vallata in cui si sta svolgendo una concitata battaglia tra opposti schieramenti (turchi contro austriaci). In primo piano alcuni soldati sguainano le spade su cavalli imbizzarriti, altri giacciono a terra con le loro armature. Qua e là spuntano vessilli e bandiere e qualche tenda. In secondo piano gli eserciti sembrano ancora ben schierati, e stanno compiendo una manovra d'assalto. Sullo sfondo a sinistra è presente una torre e sulla cime di una collina c'è un arco romano, forse la porta d'ingresso della cinta muraria della città. Si nota un agglomerato urbano anche in lontananza sulla destra. Il cielo sereno occupa quasi metà dell'intera scena ed è percorso da nuvole.
Il dipinto è stato attribuito in una prima inventariazione della Soprintendenza come proveniente dubitativamente dall'ambito di Matteo Stom. Il primo ad azzardare delle attribuzioni per questo dipinto è il Bergamini, che, in "Quadreria de Brandis", propone due nomi per questa concitata scena di battaglia: Matteo Stom e Antonio Calza, propendendo di più verso la prima ipotesi.
Quadreria Brandis, Quadreria de Brandis. Catalogo delle opere, Udine 1990