in alto a sinistra: A. Milesi
cartellino a tergo: 189
L'uomo, vestito con abito scuro, è ritratto con il gomito destro appoggiato su una mensola scura e il volto pensieroso appoggiato alla mano. E' un po' stempiato e ha una barba folta. In basso a destra si intravede un orologio a cipolla con catenella. In alto a destra è raffigurato lo stemma della famiglia de Brandis.
Nell'inventario della Sopintendenza non è stato identificato il personaggio effigiato. L'opera venne pubblicata per la prima volta in "Quadreria de Brandis". A tale proposito Bergamini, curatore del saggio introduttivo del volume, scrisse: "L'interessante galleria dei ritratti [...] annovera però altri nomi, come quello del veneziano Alessandro Milesi, in auge tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento". Il dipinto fu commissionato post mortem dalla moglie di Nicolò De Brandis, Caterina Salvagnini, al pittore veneziano Alessandro Milesi. Come dimostra Antonio Giusa, l'immagine si rifà ad una fotografia scattata attorno al 1875.
Quadreria Brandis, Quadreria de Brandis. Catalogo delle opere, Udine 1990
Ritratto familiare, Un ritratto familiare. L'archivio fotografico de Brandis di San Giovanni al Natisone, Udine/ Passariano (UD)/ San Giovanni al Natisone 2002