pala d'altare dipinta

Oggetto
pala d'altare dipinta
Soggetto
Madonna con Bambino e santi
Cronologia
1479
Misure
cm - altezza 178, larghezza 193
Codice scheda
OA_50798
Collocazione
Udine (UD)
Castello di Udine
Civici musei e gallerie di storia e arte
Iscrizioni

alla base del pilastro centrale sinistro: 1479

alla base del pilastrino centrale destro: OPVS DOMINICI / DE TVMETIO

Tavola a fondo oro sulla quale è dipinto un trittico a finto intaglio sormontato da un'edicola, raccordata con la parte sottostante da due volute. All'interno del trittico è dipinta al centro la Vergine con Bambino seduta in trono. Il Bambino è in piedi e regge nella mano sinistra un cardellino. Ai piedi del trono è inginocchiata santa Lucia che tiene in mano un calice. A sinistra sono raffigurati san Ermacora e san Marco, entrambi in abiti vescovili; a destra il beato Bertrando con in mano il modellino della sua cappella del duomo di Udine e san Omobono con l'attributo della forbice. Nell'edicola, al centro il Cristo morto sorretto da due angeli; ai lati, sotto le volute altri due angeli inginocchiati e con le mani incrociate al petto. Sopra ai riccioli inferiori delle volute, compare a sinistra l'angelo annunciante e a destra la Vergine annunciata, in alto a destra la colomba dello spirito santo.

Commissionata per la Fraterna dei Sartori come pala per l'altare di santa Lucia nel duomo di Udine, la tavola ebbe una serie di spostamenti sia all'interno degli ambienti della cattedrale, sia in altri luoghi come la chiesa di santa Maria del castello di Udine. Fu esposta nella pinacoteca dei Civici Musei nel 1939 in occasione di una mostra dedicata al Pordenone e al rinascimento friulano. Interessante per essere una delle poche testimonianze pittoriche del maestro tolmezzino, ne furono evidenziati i difetti da BERNARDINI (1905, p. 696) e CAVALCASELLE (1973, p. 21). Stile mediocre per FIOCCO (1925, p. 498), MARCHETTI (1962, p. 10) ne ravvisa invece le novità dell'impianto architettonico. RIZZI (1984, p. 39) e FURLAN (1999, p. 178) avvertono in quest'opera dei tentativi di rinnovamento soprattutto nella maggior volumetria delle figure. Complessivamente si può ritenerla come opera che risente sia di reminiscenze tardogotiche sia di timidi approcci alla nuova arte rinascimentale, perfettamente rispecchiante le tendenze della cultura locale (BERGAMINI 2002 p. 56).

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BIBLIOGRAFIA

Bergamini G., Schede, in La Galleria d'Arte Antica dei Civici Musei di Udine. Dipinti dal XIV alla metà del XVII secolo, Vicenza 2002, I

Furlan C., Pittori locali e forestieri. Il Pordenone, in Arte in Friuli-Venezia Giulia, Udine 1999

Rizzi A., La pittura in Friuli prima di Pordenone, in Il Pordenone, Milano 1984

Cavalcaselle G.B., Le vite e le opere dei pittori friulani dai primi tempi fino alla fine del secolo XVI, in La pittura friulana del Rinascimento, Vicenza 1973[1876]

Marchetti G., Domenico da Tolmezzo scultore, Udine 1962

Fiocco G., Piccoli maestri. IV. Domenico da Tolmezzo, in Bollettino d'Arte del Ministero della Pubblica Istruzione, Roma 1925, a. IV; n. 9

Bernardini G., Le gallerie dei quadri di Rovigo, Treviso, Udine, in Bollettino Ufficiale del Ministero dell'Istruzione Pubblica, Roma 1905, a. 32, v. 1

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