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lungo la decorazione architettonica dell'arcoarco: JOAN. ANT. AVGUSTINI VTIN. FACIEBAT 1588
San Sebastiano al centro della composizione è legato ad un albero. A sinistra san Giuseppe e a destra san Rocco. In lontananza è dipinto un paesaggio collinare nel quale si colgono delle figure che conducono un gregge e altre lungo un fiume. A destra, dietro san Rocco, è dipinto un arco che fa da quinta prospettica su cui è dipinta un'iscrizione. San Giuseppe e san Rocco poggiano su un pavimento a scacchi bianchi e azzurri delimitato da fughe prospettiche.
La pala fin dall'Ottocento viene ricordata all'interno della chiesa di S. Francesco di Udine entro l'altare dedicato a san Sebastiano e sede della Confraternita dei muratori, marangoni e tagliapietre, costruito alla metà del Settecento. L'opera apparteneva già ad un altare dedicato al santo "in appresso" la cappella del "pretioso deposito del Corpo del B. Odorico" documentato nel 1671 (POJANI 1899, p. 27). Nonostante sia firmata, l'opera fu attribuita anche a Giovanni Martini (VALENTINIS 1924, p. 15). Si ravvisa un'influenza da parte di Pellegrino da San Daniele nell'uso dell'illusione architettonica ripresa con un punto di vista ribassato (VISENTIN 2002, p. 72)
Visentin M., Schede, in La Galleria d'Arte Antica dei Civici Musei di Udine. Dipinti dal XIV alla metà del XVII secolo, Vicenza 2002, I
Valentinis G., Udine antica : monumenti, chiese, case, palazzi e loro decorazioni, Udine 1924
Pojani N., L'ospitale civile di Udine e la sua chiesa, Udine 1899