sul basamento di una colonna a sinistra: MDLXXIIII / POMPONIY / AMALTHEY
Composizione orizzontale con due gruppi di personaggi ai lati e al centro la figura del Redentore assiso tra le nuvole con il globo in mano. A sinistra san Marco con alle spalle il leone con il libro aperto. A fianco, san Giorgio a cavallo in armatura con uno stendardo in mano e ai suoi piedi il drago. A destra il Luogotenente in ginocchio, alle sue spalle san Lorenzo e tre depitati. In basso, veduta prospettica della città di Udine e del Castello. Sono raffigurati alcuni monumenti cittadini (Duomo, Chiesa di san Pietro martire, Torre dell'orologio, chiesa di San Rocco).
Si tratta di una delle poche opere di committenza pubblica di Pomponio Amalteo e faceva parte in origine dell'arredo del castello di Udine, a quel tempo residenza del Luogotenete veneto. Il grande telere fu infatti commissionato dal Luogotente Girolamo Mocenigo nel 1574, anno in cui venne affidata all'Amalteo l'esecuzione dell'affresco del Salone del Parlamento con l'"Assedio di Aquileia da parte delle truppe di Massimino il Trace". L'opera è interessante in quanto illustra alcuni dei principali monumenti cittadini, in particolare la prima immagine pittorica del castello di Udine ricostruito dopo il terremoto del 1511. Si può perciò ritenere questo telere come la la più antica delle vedute prospettiche di Udine dimostrando la buona conoscenza dell'autore del territorio e la sua abilità come cartografo. (BERGAMINI 2002, p. 80)
Bergamini G., Schede, in La Galleria d'Arte Antica dei Civici Musei di Udine. Dipinti dal XIV alla metà del XVII secolo, Vicenza 2002, I